Catania, gara per rifiuti deserta, M5s: “Serve la massima chiarezza” - QdS

Catania, gara per rifiuti deserta, M5s: “Serve la massima chiarezza”

redazione web

Catania, gara per rifiuti deserta, M5s: “Serve la massima chiarezza”

venerdì 17 Gennaio 2020

CATANIA – Sulla situazione della raccolta dei rifiuti a Catania è intervenuta la senatrice del Movimento Tiziana Drago chiedendo chiarezza sulle modalità di gara e sulla gestione che l’amministrazione comunale intenderà mettere in atto.

“La gara settennale andata deserta – spiega Drago – è un fatto grave per i cittadini che aspettavano, finalmente, un cambiamento a fronte di un servizio assolutamente deficitario e che ha ridotto la città barocca a un immondezzaio. Cittadini che continuano a pagare la Tari più alta d’Italia ma che ricevono un servizio pessimo. Occorre capire in maniera approfondita perché nessuna azienda ha inteso presentare un’offerta, perché l’azienda che gestisce in proroga il servizio non ha partecipato e come verranno gestiti i mesi a seguire. Si auspica, quindi, la massima trasparenza e procedure con evidenza pubblica. I consiglieri comunali M5s erano stati facili profeti: avevano già individuato i punti carenti del bando e messo in guardia l’amministrazione che è andata avanti con i paraocchi”.
“In Consiglio – spiega il portavoce pentastellato al Comune Graziano Bonaccorsi – più volte avevamo evidenziato il rischio che la gara potesse andare deserta. Questo alla luce del fatto che gli utili d’impresa erano molto bassi, circa l’1,5%, e quindi non si trattava di una gara appetibile. Si tratta di una sconfitta netta dell’amministrazione che non potrà prorogare l’incarico alla Dust”.

Critiche all’amministrazione comunale anche dalla vice Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Angela Foti: “Il mix di presunzione e incompetenza, volendo escludere il dolo, hanno determinato una situazione gravissima sotto tutti i profili che non trova giustificazione. Gli interventi sostitutivi da noi proposti, ma mai presi in considerazione dal governo regionale che non può ulteriormente rendersi complice, andrebbero seriamente valutati, dato che il pessimo andamento della raccolta differenziata a Catania è uno dei fattori che determina l’insuccesso in tutta la Regione”.

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