A Catania per un passaporto si aspetta tra i quattro e i sei mesi, attese lunghissime quindi rispetto a una procedura che dovrebbe durare da un minimo di 15 giorni a un massimo di 30, e non di più. Anzi, solo in caso di rinnovo i tempi indicati sono fino a due mesi, cioè sessanta giorni.
Sicuramente non è un fenomeno nuovo, in quanto fino a qualche mese l’emergenza delle attese vi era un po’ in tutto il Paese, tra cui a Milano e Genova, per fare un paio di esempi. I lunghissimi tempi potrebbero attribuirsi a due macro problemi: il primo, la paralisi alla quale ha costretto la pandemia, dunque poi allo sblocco di tutto le numerose richieste. Il secondo potrebbe darsi agli spostamenti nel Regno Unito dopo Brexit, molti dall’Italia si spostano lì per mille motivi.
A far presente il problema è Carmelo Finocchiaro di Italia Viva Catania: “I ritardi nel rilascio dei passaporti nella provincia di Catania è diventato un problema non più tollerabile da parte dei cittadini e dagli operatori economici della provincia etnea, per questo chiediamo un intervento al questore e a sua eccellenza il Prefetto per risolvere il problema dei passaporti a rilento”.
“Sappiamo che non è un problema del solo capoluogo etneo – dice, come riportato da Catania Today – ma riguarda l’intero territorio nazionale a fronte di un procedura che, stando alle norme, dovrebbe durare dai 15 ai 30 giorni, in caso di rinnovo, e fino a 60 giorni per ottenere un nuovo documento. Ma ormai siamo a tempi che vanno oltre i quattro o sei mesi. È necessario un rafforzamento di uomini e donne negli uffici preposti e un chiaro intervento nei confronti del Ministero. È drammatico, che componenti dello stesso nucleo familiare siano costretti a ricevere il documento per l’espatrio anche in termini diversi, con il rischio che le vacanze non saranno fruibili nello stesso momento per l’intero nucleo familiare. Il caos passaporti sta avendo ripercussioni, con danni da milioni di euro, anche sul turismo extraeuropeo, con grave ripercussione per gli operatori del turismo della provincia di Catania. Chiediamo un intervento di sollecitazione al Ministro, da parte del Sindaco di Catania Trantino, che deve rappresentare gli interessi degli operatori economici etnei e dei cittadini e che e’ giunto il momento che interrompa il silenzio e faccia sapere alla città che esiste”.