Il governatore Musumeci "felice" durante la cerimonia nel parcheggio R1, ma l'ex presidente dell'Azienda, Puccio La Rosa, sostiene che l'acquisto non è frutto "né dell'impegno della Regione Siciliana, né delle attuali Amministrazione Comunale e Cda Amt"

“Sono davvero contento e felice di questo impulso che abbiamo dato all’Azienda metropolitana dei trasporti” ha detto il governatore Nello Musumeci, intervenendo stamane a Catania, alla presenza del sindaco Salvo Pogliese e del presidente dell’Azienda Giacomo Bellavia, alla consegna all’Amt di ventisette nuovi autobus, che, secondo una nota, sarebbero stati “acquistati grazie al finanziamento della Regione”.

Una consegna in grande stile, con tanto di filmato realizzato anche con l’ausilio di droni, per riprendere dall’alto lo schieramento dei nuovi autobus.

Ieri, però, in post su Facebook, l’ex presidente dell’Amt Puccio La Rosa aveva commentato l’annuncio della consegna, pubblicato su diverse fonti d’informazione, precisando però che “tali nuovi bus non sono frutto né dell’impegno della Regione Siciliana, né dell’attuale Amministrazione Comunale o dell’attuale Cda di Amt”.

“Infatti – proseguiva il post – , la richiesta di finanziamento, così come la gara per l’acquisto, sono ascrivibili unicamente al Cda di Amt da me presieduto”.

Nel post, La Rosa ricorda che il suo Cda aveva prima deliberato, il 15 novembre del 2017, la partecipazione al bando, poi depositato la richiesta entro la scadenza del 17 novembre, quindi ottenuto una correzione dello stanziamento in aumento per errori commessi dalla Regione Siciliana e, infine, aveva effettuato la gara per l’acquisto.

“E’ giusto poi far sapere – si legge nel post – che la Regione Siciliana non ha stanziato di suo nulla per tali mezzi ma si è limitata a utilizzare, fra l’altro in ritardo rispetto al resto d’Italia (e solo dopo innumerevoli segnalazioni), i fondi messi a disposizione dallo Stato centrale attraverso la cosiddetta Legge Del Rio”.

Come se non bastasse, secondo La Rosa, “la Regione guidata dal Presidente Musumeci, fra l’altro, ha negato per tale acquisto ad Amt e a Catania il cofinanziamento integrativo del venti per cento del costo dei Bus”.

Ma nel comunicato si sottolinea che “La dotazione di pullman rientra in un primo finanziamento della Regione, ne seguirà un altro già deliberato con Fondi comunitari e regionali”.

E questo perché “Una città come Catania non può non adeguarsi agli standard europei, partendo innanzitutto dal mezzo di cui maggiormente i cittadini fanno uso. Non soltanto i residenti, ma anche i turisti e i visitatori occasionali”.

“Questa prima dotazione – si legge ancora nella nota di Musumeci – vede anche la partecipazione, in minima percentuale, dell’Amt. Si tratta di una fornitura alle aziende pubbliche e private, con l’obiettivo di modernizzare le flotte e renderle assolutamente compatibili con le esigenze dei viaggiatori e del contesto urbano in generale. Per questo abbiamo deciso che il 35 per cento degli autobus acquistati siano elettrici. E’ una dotazione che aumenterà man mano che passeranno gli anni. Il rinnovo della flotta sarà completato entro due anni e prevede almeno seicento pullman in Sicilia”.

Insomma, due storie decisamente differenti quella raccontata da Musumeci e da La Rosa, il quale ha però ribadito di esser pronto a rendere pubblici documenti e atti che dimostrano come la sua versione sia quella vera.

“Giusto, infine, per precisione – ha concluso ieri La Rosa nel suo post – anche il luogo scelto per l’inaugurazione dei mezzi (ovvero il parcheggio R1 Amt di via Plebiscito) non è figlio del lavoro o delle idee dei soggetti sopra richiamati”.