Catania: un'altra docente sospesa, si tratta di una maestra - QdS

Catania: un’altra docente sospesa, si tratta di una maestra

redazione

Catania: un’altra docente sospesa, si tratta di una maestra

lunedì 20 Maggio 2019

La denuncia della madre, "picchia mio figlio e fa politica in classe". Accusata di essere comunista per aver fatto leggere agli allievi "Il diario di Anna Frank". La classe è una terza elementare

“Picchia mio figlio, lo obbliga a stare in piedi e gli ha fatto saltare la merenda e tratta tematiche politiche in classe con nozioni ‘comuniste'”.

Questa l’accusa di una madre di un alunno di terza elementare di una scuola in provincia di Catania che ha portato alla sospensione della maestra per due giorni, ma solo per uno scappellotto che avrebbe dato al ragazzino e non per il presunto plagio politico.
La maestra, invece, rigetta tutte le accuse.

“Non ha fatto mai politica – contesta il suo legale – ha solo letto il Diario di Anna Frank in classe”.

La vicenda è stata riportata in un post su Facebook da Mila Spicola, candidata Pd alle europee circoscrizione Isole.

“Mi ha contattata una collega di Catania per raccontarmi cosa le è successo. E’ stata sospesa per due giorni dalla sua dirigente scolastica perché ha letto in classe un brano de ‘Il Diario di Anna Frank'” scrive Spicola.

“Ho raccolto il suo sfogo – aggiunge – con le lacrime agli occhi, rimanendo senza parole. In mezzo ad altre confuse e non provate motivazioni alla sospensione che partono da un diverbio con un genitore, ovvero dalla quotidianità di noi docenti, nel provvedimento si legge, scritto nero su bianco, di ‘plagio dei bambini perché si sono affrontate tematiche politiche’. Plagio, il Diario di Anna Frank”.

Nel provvedimento disciplinare la dirigente scolastica scrive che sull’accusa di plagio politico, figlia di una dichiarazione non verificabile, “non ci possono essere né censure né correzioni”.

E anche sull’eventuale lettura in classe del Diario di Anna Frank, mai citato nel provvedimento, la dirigente pur sottolineando il “maggiore rischio di emulazione” da parte di “menti ancora non totalmente cresciute” nel renderli partecipi di avvenimenti funesti e luttuosi e sulle terribili modalità” rimette al “giudizio della maestra” se i suoi alunni “abbiano già la coscienza e la consapevolezza necessaria” o se non sia “più opportuno affrontare certi argomenti con alunni un poco più cresciutelli”.

Chi era Anna Frank

Anna Frank, nata nel 1929 e uccisa nel 1945, era una ragazza ebrea nata a Francoforte e rifugiatasi con la famiglia ad Amsterdam, costretta nel 1942 a entrare nella clandestinità insieme alla famiglia per sfuggire alle persecuzioni e ai campi di sterminio nazisti.

Nell’agosto del 1944 i clandestini vennero scoperti e arrestati; furono condotti al campo di concentramento di Westerbork; da qui le loro strade si divisero ma, ad eccezione del padre di Anna, tutti quanti morirono all’interno dei campi di sterminio nazisti.
Dopo essere stata deportata nel settembre 1944 ad Auschwitz, Anna sarebbe morta tifo a Bergen-Belsen, nel febbraio o marzo del 1945.

Alcuni amici di famiglia che avevano aiutato i clandestini riuscirono a salvare gli appunti scritti da Anna all’interno dell’alloggio segreto, consegnandoli poi al padre, Otto Frank, che ne curò la pubblicazione avvenuta ad Amsterdam nel 1947, col titolo originale Het Achterhuis (Il retrocasa).

Con il titolo “Il Diario di Anna Frank” è stato tradotto in oltre sessanta lingue e venduto in oltre trenta milioni di copie.

Nel 2009 l’Unesco l’ha inserito nell’Elenco delle Memorie del mondo.

Il manoscritto originale è conservato nell’Istituto nazionale degli archivi sulla seconda guerra mondiale di Amsterdam.

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