Arriva la nuova stretta sui migranti del governo Meloni. Il decreto sul tavolo del Cdm prevede, tra le altre cose, espulsioni più facili per irregolari, più controlli sui visti di ingresso e la verifica dell’età dei minori non accompagnati.
Viene meno, invece, la presenza della Guardia costiera negli hotspot, prevista nella bozza iniziale del dl, poi superata. Il nuovo giro di vite deciso dal Governo prevede che se lo straniero presenta una nuova domanda di protezione internazionale (domanda reiterata) durante l’esecuzione di un provvedimento di espulsione, il presidente della commissione territoriale, in composizione monocratica, valuta preliminarmente e immediatamente l’eventuale inammissibilità della domanda reiterata di protezione internazionale. In questo modo si contrasta la pratica delle domande di asilo pretestuose e dilatorie.
Il decreto aumenta il personale di polizia da destinare presso le Ambasciate e i Consolati per potenziare le attività di controllo e di verifica del rilascio dei visti di ingresso. Prevede, inoltre, la possibilità di svolgere più rapidamente gli accertamenti per verificare l’età del minore straniero non accompagnato.
Gli accertamenti sono autorizzati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni. Se l’età dichiarata non corrisponde al vero, lo straniero è condannato per falsa attestazione. La condanna per il reato di false dichiarazioni al pubblico ufficiale può essere sostituita dall’espulsione dal territorio nazionale.
Finora solo le donne in stato di gravidanza o le madri con minori venivano inserite subito nel sistema di accoglienza di secondo livello, – spiegano inoltre fonti di governo -. Per tutte le altre, la normativa prevedeva lo stesso identico trattamento degli uomini adulti.
Il decreto garantisce a tutte le donne migranti, dunque non più solo a quelle in stato di gravidanza, l’accesso nelle strutture di maggiore tutela. Il decreto prevede un incremento di 400 unità del personale delle forze armate dell’operazione “Strade sicure”, dal primo ottobre al 31 dicembre 2023. Nonché 5 milioni di euro per l’anno 2023 e 20 milioni di euro dal 2024 fino al 2030 per interventi a favore della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco.
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