Centomila sardine in piazza San Giovanni a Roma - QdS

Centomila sardine in piazza San Giovanni a Roma

redazione web

Centomila sardine in piazza San Giovanni a Roma

sabato 14 Dicembre 2019

"Ci siamo riappropriati di questa piazza", dove si era svolta, la manifestazione di Salvini e della destra. Le Sardine "nuovi partigiani". Chiesto lo stop alle campagne elettorali perenni e trasparenza della politica nell'uso dei social. Abolire il Decreto sicurezza

Sulle note della musica dei Beatles, ma anche di Mannarino, dei Pink Floyd, dei Rolling Stones e dei Queen, si è riempita piazza San Giovanni a Roma per il Sardine Day.

“Eravamo più di centomila in piazza” con tante famiglie con bambini arrivate non solo da Roma ma da tante città italiane, da Bologna fino a Taranto e altre città del sud.

Tanti i cartelli con il simbolo delle sardine ma niente bandiere o simboli dei partiti.

“Roma non si Lega” il coro scandito dai manifestanti, “Ci siamo riappropriati di piazza San Giovanni”, dove si era svolta, con circa la metà dei partecipanti, la manifestazione di Salvini e del centrodestra.

“Siamo i partigiani del 2020”, hanno scandito le Sardine dal palco.

“L’idea – ha sottolineato il leader Mattia Santori – era quella di riempire la piazza e cambiare un po’ la percezione della politica in questi anni”, per questo “direi che l’obiettivo è stato raggiunto”.

Scherzano “Sui soldi che ci ha dato Prodi”

“Siamo fortissimi. Non c’è nessuna organizzazione, nonostante tutti i soldi che ci ha dato Prodi la gente è venuta qui di tasca sua – ha scherzato dal palco il leader Santori – “Esattamente un mese fa la piazza di Bologna lanciava un segnale ben preciso: qui non si passa”.

“Basta campagna elettorale permanente, i ministri usino canali istituzionali”

“Ecco le nostre proposte – ha detto Santori – : pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a fare politica invece di fare campagna elettorale permanentemente. Che chiunque ricopre la carica di ministro comunichi solo sui canali istituzionali”.

“Trasparenza nell’uso che la politica fa dei social”

“Pretendiamo – ha aggiunto, tra gli applausi dei presenti – trasparenza nell’uso che la politica fa dei social. Che il mondo dell’informazione si avvicini alla verità e traduca questo sforzo in messaggi fedeli ai fatti. Che la violenza venga esclusa dai toni della politica in ogni sua forma, che la violenza verbale venga equiparata alla violenza fisica”.

“Abrogare il decreto sicurezza di Salvini”

“Chiediamo – ha aggiunto Sartori – di abrogare il decreto sicurezza”.

“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Le Sardine non sono mai esistite, in quelle piazze non c’erano che persone ancora capaci di distinguere la politica dal marketing. Ed è lì che siamo diventati scomodi” ha detto il leader delle Sardine, leggendo una lettera davanti alla piazza.

“Abbiamo vinto 113 piazze a zero in un mese”, ha aggiunto.

E ancora: “Noi non vogliamo sostituirci a nessun movimento di lotta dal basso, non vogliamo rubare le piazze a nessuno”.

Molti i cartelli contro il leader leghista ed ex ministro dell’Interno Matteo Salvini.

La speranza dalla presidente dell’Anpi

Carla Nespolo, presidente dell’Anpi, ha preso la parola per portare il suo “solidale saluto” alla piazza: “Speranza è la parola che ci unisce. Lotta e speranza, futuro e presente da migliorare. E’ venuta da voi una grande ventata di speranza e impegno democratico. Odio gli indifferenti, e io lo voglio dire forte: l’Anpi è con voi, i partigiani e le partigiane sono con voi. La Costituzione è il nostro faro e la nostra guida” ed “è antifascista, come vollero i costituenti”. “Non è lecito a nessuno diffondere il razzismo, respingere le persone in base al colore della pelle, essere antisemiti”, ha aggiunto.

La grande emozione quando la piazza ha intonato “Bella ciao”

“Credo che a questo punto sia d’obbligo una canzone”, ha detto uno degli organizzatori dal palco, prima che le note di ‘Bella Ciao’, intonate dai simpatizzanti, risuonassero nella piazza della manifestanti, seguite dal coro “ora e sempre resistenza”.

Anche le note di “Fratelli d’Italia”

Dopo ‘Bella Ciao’ è stata la volta di Fratelli d’Italia, l’Inno scritto da Goffredo Mameli .

“Basta razzismo”, hanno cantato alcuni ragazzi africani che si sono presentati come le “sardine nere”.

Le “sardine nere” nate in Italia

“Basta razzismo” e “via i decreti sicurezza”, hanno gridato i ragazzi delle “Sardine nere”.

“Abbiamo scelto di chiamarci così perché siamo nati, viviamo qui, ma non veniamo riconosciuti – ha detto dal palco un esponente del movimento – Siamo stufi di ricevere insulti per strada, di essere sempre fermati dalla polizia. Sentiamo il dovere di portare i nostri contenuti, contro la guerra, come dice la nostra Costituzione. Non accettiamo più l’odio che domina la politica, per questo dobbiamo iniziare a indignarci. A partire dai decreti sicurezza, che vanno abrogati”.

“Non riaprite le pagine nere del passato, questo è uno Stato di diritto”

Dal palco della manifestazione una ragazza musulmana, con il capo avvolto dall’hijab, facendo il verso al video-tormentone della leader di Fdi: “A Salvini e Meloni non piacerà la mia presenza… perché sono una donna, sono musulmana e sono figlia di palestinesi. Non vi permetteremo di aprire le pagine nere del passato, questo è uno Stato di diritto”.

Bartolo elogia le sardine “contro l’odio e la paura”

Sul palco anche il medico di Lampedusa ed eurodeputato Pietro Bartolo.

“Siete un popolo straordinario – ha scandito – la sardina è un pesce povero ma fa bene, per questo mi sono unito a voi”.

“Oggi mi sento una sardina come voi, contro chi vuole seminare odio e paura – ha aggiunto fra gli applausi dei manifestanti – noi dobbiamo restare umani, io credo nella buona politica, che è un servizio e non quelle bugie che ci raccontano sui migranti, che sono donne, bambini, che vengono a cercare umanità e noi dobbiamo accoglierli perché non c’è alcuna invasione e insieme si può stare”.

“Il mare è crudele ma è più crudele il mare di indifferenza e per questo la politica deve dare risposte – ha ammonito Bartolo – Noi siamo sardine e dobbiamo resistere, non permettere che venga calpestata la Costituzione e la nostra Europa. La buona politica deve occuparsi dell’emigrazione, non dell’immigrazione, dare le giuste risposte per un futuro migliore. Insieme ci riusciremo, io sono con voi”, “insieme dobbiamo resistere e ritrovare la strada maestra, che è quella dell’umanità”.

Sul palco anche le ong e i Papaboys

Anche Giorgia Linardi, portavoce della Ong Sea Watch, era sul palco delle Sardine.

I Papaboys, come avevano promesso, si sono uniti alla piazza delle Sardine. Una piazza “bellissima”, ha commentato Daniele Venturi, presidente del movimento giovanile, “una piazza ricca di gioventù dinamica, vogliosa di cose belle e grandi. Una piazza che va lasciata crescere senza strumentalizzazioni e senza avversità di nessun tipo”.

In piazza anche gli intellettuali

In piazza, tra gli altri, Paolo Flores d’Arcais, filosofo e giornalista, Nichi Vendola ed Erri De Luca.

In chiusura hanno risuonato le note di “Bella Ciao”, come era già avvenuto nel corso della manifestazione, con gli organizzatori che hanno intonato la canzone simbolo della lotta partigiana, abbracciati sul palco.
In piazza, al termine della manifestazione, anche cori anti Lega.

“Odio la Lega”, hanno urlato alcune delle persone che hanno preso parte all’evento nella capitale, che poi hanno intonato anche “Fischia il vento”.

I manifestanti hanno anche letto alcuni articoli della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”.

Applausi in particolare alla lettura dell’articolo 3 sull’uguaglianza: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” hanno scandito dal palco.

“Un nuovo ’68, moderato e meno urlato”

“Vedo un nuovo ‘68, moderato meno urlato, vedo i giovani che finalmente sono usciti dal letargo”, ha detto un manifestante di 71 anni, giunto dalla Toscana.

Sostenitore negli anni passati del M5S, ma ora “deluso”, ha mostrato una copia della Costituzione italiana e un cartello con scritto “siamo stufi della politica urlata di bassa lega”.

Molti gli anziani in piazza, tra cui anche un 78enne arrivato da Firenze.

“La cosa che mi ha entusiasmato è che siamo riusciti a riempire piazze che erano vuote da anni. Il difficile viene ora – ha avvertito – di delusioni ne abbiamo avute tante”.

Le sardine in piazza contro la politica delle fake news

Tanti anche i giovani. “Questo movimento ci piace per la diversità dalla politica attuale fatta di propaganda e fake news, serve invece una politica concreta e basata su numeri e fatti reali” ha sottolineato Giovanni, 23 anni, da Reggio Emilia.

“Siamo stati alle manifestazioni di Bologna e di Reggio Emilia e oggi siamo qui a Roma per un’idea di un mondo più giusto e concreto dove si utilizzi la testa e non la pancia degli elettori” ha aggiunto Giancarlo, anche lui arrivato da Reggio Emilia.

Virginia Raggi, “bello vedere tanta partecipazione”

“È bello vedere tanta partecipazione di cittadini a San Giovanni. Grazie alle #Sardine per l’energia che hanno portato nella nostra città e aver reso questa giornata una ‘festa’ di popolo #RomaNonsiLega” ha scritto su Twitter la sindaco di Roma, Virginia Raggi.

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