Agricoltura

Chiuso il G7 Agricoltura di Siracusa. Il testimone passa al Canada

SIRACUSA – I ministri dell’Agricoltura del G7, riuniti al Castello Maniace di Siracusa, hanno concluso i lavori della Presidenza Italiana adottando un comunicato che porta in dote diverse priorità per il futuro. Il rafforzamento dell’agricoltura per sistemi alimentari sostenibili, l’importanza della scienza e dell’innovazione per affrontare il cambiamento climatico, il ruolo centrale delle giovani generazioni, una più stretta collaborazione con l’Africa e la condanna unanime all’invasione russa dell’Ucraina diventano fondamenta della due giorni di lavori in Sicilia e base da cui ripartire per la presidenza canadese.

“L’agricoltura e i sistemi alimentari sostenibili possono contribuire a contrastare i cambiamenti climatici, fermare la perdita di biodiversità, promuovere la prosperità economica globale e rivitalizzare le comunità rurali e di pescatori – si legge all’interno del comunicato condiviso da Siracusa -. Sono fondamentali per l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che mira a porre fine alla fame, alla malnutrizione e a generare reddito lungo le filiere agricole. Con oltre il 40% della popolazione mondiale dipendente dagli alimenti acquatici, pesca e acquacoltura sostenibili sono cruciali per migliorare la sicurezza alimentare globale”.

La fame nel globo: le statistiche

Nel documento sono stati inseriti dati sull’impatto dell’insicurezza alimentare nel Mondo. Secondo la Fao nel 2023 tra 713 e 757 milioni di persone hanno sofferto la fame, pari a una persona su undici. L’insicurezza alimentare è risultata più alta tra le donne rispetto agli uomini, una tendenza osservata dal 2015 in tutte le regioni. Si stima che, entro il 2030, il 19,5% dei bambini sotto i cinque anni sarà affetto da rachitismo. In Africa, nel 2023, circa 298,4 milioni di persone hanno sofferto la fame, confermando la regione come la più colpita. “Queste cifre – hanno sottoscritto i ministri dell’Agricoltura del G7 – nel 20° anniversario delle Linee Guida Volontarie del Comitato per la Sicurezza Alimentare Mondiale, evidenziano che, a soli sei anni dalla scadenza dell’Agenda 2030, l’obiettivo di sradicare la fame è ancora lontano. Sono quindi necessari sforzi maggiori per garantire la sicurezza alimentare preservando le risorse naturali”.

Sotto la presidenza italiana del G7 Agricoltura è stato stabilito che la sicurezza alimentare dovrà essere raggiunta in maniera sostenibile, restando sotto gli 1,5° di aumento delle temperature globali.

“Per promuovere un’agricoltura e sistemi alimentari più resilienti e sostenibili, è essenziale incentivare la collaborazione intersettoriale in scienza, innovazione e scambio di conoscenze. Gli agricoltori – hanno stabilito i ministri – devono poter adottare pratiche sostenibili per affrontare il cambiamento climatico. È importante garantire l’accesso alle risorse genetiche e la giusta condivisione dei benefici”.

“Accogliamo con favore la Dichiarazione degli Emirati Arabi Uniti della COP28 sull’Agricoltura Sostenibile, i Sistemi Alimentari Resilienti e l’Azione per il Clima e prendiamo atto della tabella di marcia globale della FAO per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 2 senza superare la soglia di 1,5 gradi Celsius”.

Tutela dell’agricoltura e intesa con l’Africa

Il comunicato mette nero su bianco la necessità di tutelare gli agricoltori dai cambiamenti socio-economici e ambientali. “Di fronte alle sfide economiche, sociali e ambientali, puntiamo a rafforzare la resilienza degli agricoltori, ridurre le disuguaglianze e promuovere filiere sostenibili, evitando la deforestazione e il degrado ambientale. Investiremo in sistemi alimentari capaci di fornire cibo sicuro e nutriente, affrontando anche il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. Sosteniamo l’approccio One Health e l’azione contro la resistenza antimicrobica, le specie invasive e le malattie infettive”.

Ultimo punto sviluppato nel documento, ma protagonista di un dibattito in corso da giorni, è la cooperazione con l’Africa. L’agricoltura e i sistemi alimentari, è stato stabilito, rappresentano la base dello sviluppo sostenibile e giocano un ruolo cruciale per il futuro dei Paesi africani, sia dal punto di vista economico che sociale. Il G7 ha riconosciuto il Programma Globale di Sviluppo Agricolo dell’Africa (CAADP) che mira a eliminare la fame, ridurre la povertà e migliorare la nutrizione attraverso una crescita economica guidata dall’agricoltura. Gli sforzi dell’Unione Africana nel delineare la strategia CAADP post-Malabo 2026-2035 sono fondamentali per raggiungere questi obiettivi, con particolare attenzione alla dichiarazione CAADP di Kampala prevista per il 2025. Per questo il G7 ha dichiarato di “encomiarli”.

Rafforzare il partenariato con i Paesi africani è essenziale per condividere esperienze sull’aumento della produttività agricola, migliorare i redditi delle comunità rurali e promuovere pratiche agricole sostenibili che preservino le risorse naturali. Questa cooperazione si concentra anche sul miglioramento della resilienza alle variazioni climatiche, che rappresentano una delle principali sfide per il continente africano, e sul trasferimento di conoscenze e tecnologie innovative, promuovendo la condivisione di buone pratiche tra i Paesi. Sono i passi contenuti nel documento.

Il testimone al Canada

L’Italia passa il testimone al Canada. “Permettetemi di augurare buon lavoro al Canada – ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida – perché sono certo che durante il prossimo G7 consolideremo i pilastri su cui abbiamo lavorato a Siracusa e potremo verificare i primi passi avanti”. Il governo italiano stanzierà 10 milioni di euro in due programmi internazionali “L’Italia ha voluto contribuire con fatti concreti in questo G7 – ha aggiunto il ministro Lollobrigida – partecipando a due progetti in collaborazione con le organizzazioni internazionali. Prevedono lo stanziamento di 10 milioni di euro per la certificazione delle sementi, patrimonio sempre piu importanti, e per la formazione”.

Da Lollobrigida e da tutti i rappresentanti dei “sette” è arrivata, da Siracusa, la condanna all’invasione russa dell’Ucraina. La pace garantirebbe maggiore stabilità. “Il G7 è un luogo di condivisione dei valori, di un mondo giusto e quindi rifiuta ogni atteggiamento che mette in discussione questi valori. Quindi – ha evidenziato il ministro – è unanime la condanna l’aggressione della Russia all’Ucraina. La respingiamo. Sia auspicio condiviso che questa aggressione termini e che sia rispettato il diritto internazionale. Questo porterà in parallelo ad una situazione che ci permetterà di guardare in maniera positiva al futuro”.