Riceviamo e pubblichiamo il contributo di una nostra lettrice in merito all’articolo “I fanghi tossici e i rifiuti abbandonati: è scontro sul dragaggio del porto a Mazara del Vallo”, pubblicato su qds.it
“È singolare il fatto che la Laguna di Tonnarella, venga ancora chiamata da qualcuno ‘Colmata B’, ciò malgrado sia stata inclusa da biologi e studiosi tra le zone umide più interessanti d’Italia. Com’è noto, recentemente due vasche della Laguna sono state inquinate da rifiuti speciali prelevati dal vicino fiume Mazaro. Fatti del genere, debbo commentare a malincuore, continuano ad accadere solo in Sicilia, altrove un’area naturalistica con le caratteristiche della Laguna godrebbe di ben altra tutela! Ricordo che la variante che avrebbe permesso l’urbanizzazione del sito naturalistico venne rigettata già negli anni ‘80 dalla Regione, lo stesso accadde nel 2003, in occasione dell’approvazione del Piano regolatore generale di Mazara”.
“Non ho ben compreso quali potrebbero essere gli interessi, non certo pubblici, di ridurre a discarica (tra l’altro a pochi metri del centro città) un’oasi che, non solo ha tutto il diritto di sopravvivere, ma che avrebbe indubbi risvolti economici e turistici per i mazaresi. Ciò specie in considerazione della profonda crisi che ha travolto la pesca, ridotta a decine di natanti, il che oggi non giustificherebbe neanche gli spazi destinati agli uffici portuali. L’esposto a firma di numerosi cittadini, non certo dei soli ambientalisti, chiede che si faccia luce sui fatti che hanno determinato l’inquinamento della Laguna di Tonnarella con infiltrazioni in un mare rinomato per le sue qualità. L’esposto si lega anche alle note vicende sul ‘dragaggio’ già all’attenzione dell’autorità giudiziaria. Ringraziandovi per l’ospitalità, mi auguro di aver fatto chiarezza. A testimonianza di quanto scrivo, vi invio una foto scattata in una delle vasche della Laguna risparmiata dallo scempio, come potrete constatare stanno cercando di azzerare un piccolo paradiso a 50 metri dal centro città. .
Mariagrazia Melia