Cnr su terza ondata Covid, Sicilia fuori dal tunnel a metà maggio - QdS

Cnr su terza ondata Covid, Sicilia fuori dal tunnel a metà maggio

Dario Raffaele

Cnr su terza ondata Covid, Sicilia fuori dal tunnel a metà maggio

mercoledì 13 Gennaio 2021

Le vaccinazioni potrebbero ridurre da sette a quattro mesi la durata della terza ondata della pandemia di Covid-19. Lo indica la proiezione del fisico Corrado Spinella del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr)

Con 1.969 nuovi positivi al Covid registrati oggi su 10.542 tamponi (tasso di positività al 18,6%) la Sicilia è sicuramente già entrata nella terza ondata. Uno studio appena diffuso indica i tempi in cui tale fase dovrebbe esaurirsi.

STUDIO DEL CNR

In particolare le vaccinazioni
potrebbero ridurre da sette a quattro mesi la durata della terza ondata della
pandemia di Covid-19. Lo indica la proiezione del fisico Corrado
Spinella
, direttore del dipartimento Scienze fisiche e tecnologie della
materia del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr), aggiornando uno studio
da lui condotto sulla pandemia e basato su un calcolo differenziale.

TASSO DI MOBILITA’ COME SOTTO LE FESTE

“L’ipotesi valutata è su un tasso di mobilità come quello avuto sotto le feste di Natale, che è stato comunque minore rispetto a quello della fine dell’estate 2020”, osserva Spinella. “Secondo questa simulazione la terza ondata è inevitabile ed è già accennata”, prosegue il fisico.

SIMULAZIONE CON TASSI DI VACCINAZIONI COME DA ULTIMA SETTIMANA

La simulazione indica che
“senza alcun vaccino somministrato e con questi livelli di mobilità, la
terza ondata durerebbe circa sette mesi. Con i tassi di somministrazione
vaccinali
dell’ultima settimana, invece, si ridurrebbe a circa quattro
mesi”.

La simulazione indica inoltre che “mantenendo questi stessi tassi di
mobilità e senza vaccino, a fine agosto 2021 si arriverebbe al termine della
terza ondata con poco meno di 200.000 morti di Covid-19. Con il vaccino,
invece, ci si attesterebbe attorno a 150.000 decessi“.

La situazione, secondo Spinella,
potrebbe andare “nettamente meglio se dovessimo tornare ai livelli di
mobilità pre-festivi
e se ci attestassimo su quei livelli per almeno un
paio di mesi, cioè fino a marzo.

Rinviando nel tempo l’allentamento delle misure di restrizione della mobilità,
questa terza ondata sarebbe nettamente sotto controllo, con decine di migliaia
di morti risparmiate”.

Spinella rileva inoltre che “più o meno tutte le Regioni stanno
sperimentando delle risalite dei contagi e non c’è un segnale di ritorno alla
mobilità pre-festiva. Stupisce la Lombardia, che si era contraddistinta per
avere l’andamento più virtuoso di tutti e aveva una discesa abbastanza simile a
quella del lockdown della primavera. Da un po’ di giorni è tornata a salire:
quindi, anche qui si pone il problema del raggiungimento di livelli più bassi
di mobilità”.

La Sicilia, prosegue il fisico, è “in
una situazione critica perché già si trova nella fase iniziale della terza
ondata. Il Lazio è in bilico e non è così marcato l’inizio della terza ondata.
Per tutte le Regioni sarebbe prudente reintrodurre le misure che avevamo prima
delle festività”.

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