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Coldiretti Puglia: ribassi olio evo per speculazioni, fermarle

Coldiretti Puglia: ribassi olio evo per speculazioni, fermarle

Servono regole più forti per evitare crollo valore settore

Roma, 12 nov. (askanews) – Fari accesi in Puglia sulla strategia ‘al ribasso’ dei prezzi dell’olio, che in un anno sono scesi del 27%. A denunciare lo scenario speculativo che sta interessando il mondo dell’olio è Coldiretti Puglia con la campagna olivicola appena iniziata: la confederazione chiede misure di rafforzamento dei sistemi di tracciabilità e controllo, anche in considerazione dei gravi squilibri produttivi e dell’aumento dei prezzi internazionali dell’olio extravergine d’oliva che hanno caratterizzato l’ultimo anno.

“Tutto il bacino del Mediterraneo registra un aumento di produzione – insiste Coldiretti Puglia – che ha aperto la strada a manovre speculative che si registrano ogni anno, come nel caso della cosiddetta speculazione Borges, con olio tunisino rimesso sul mercato come prodotto spagnolo per oltre 200 milioni di euro”. L’Italia, pur essendo l’unico Paese dotato di un sistema di tracciabilità completo per l’olio, resta scoperta sul fronte delle olive, per le quali non esiste ancora un obbligo di registrazione dei movimenti abbinato al fascicolo aziendale del produttore. Da qui la proposta di estendere il Sian a livello europeo, per garantire controlli omogenei e in tempo reale su tutta la filiera.

Altro punto critico riguarda il ‘traffico di perfezionamento attivo’, che consente importazioni agevolate di olio proprio durante la raccolta nazionale. “Non si capisce perché si debba importare quando ancora non si conosce il livello della produzione interna perché posticipare l’inizio delle importazioni sarebbe una misura di buon senso per evitare distorsioni di mercato”, spiega Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia e propone “di introdurre il documento di trasporto elettronico per le olive, come previsto dalla legge 206/2023 sulla tracciabilità, e di ridurre i tempi di classificazione degli oli per garantire maggiore trasparenza”.

“Le speculazioni in campagna vanno stanate anche sui banchi di vendita al consumo. In una bottiglia di olio venduta sugli scaffali della grande distribuzione anche a 5 euro è impossibile sia contenuto olio extravergine di oliva perché con quei prezzi non si coprono neanche i costi di produzione”, aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.