Comitato d'affari Palermo, spostati interrogatori di garanzia - QdS

Comitato d’affari Palermo, spostati interrogatori di garanzia

redazione web

Comitato d’affari Palermo, spostati interrogatori di garanzia

lunedì 02 Marzo 2020

Previsti per oggi, si svolgeranno il cinque marzo e riguarderanno le sette persone arrestatate sabato. Orlando, "Orgoglioso di aver impedito alcuni affari". Il presidente degli Ingegneri Di Dio è il nuovo assessore

Sono stati fissati per giovedì cinque marzo gli interrogatori di garanzia, inizialmente previsti per oggi, dei sette arrestati dai Carabinieri e dalla Guardia di finanza nell’inchiesta su un comitato d’affari che avrebbe gestito illecitamente pratiche per la costruzione di centinaia di immobili in ex aree industriali dismesse.

“Rivendico con orgoglio l’aver impedito alcuni affari” ha detto in conferenza stampa (ce ne occuperemo domani sul Qds) il sindaco di Palermo. Leoluca Orlando ha annunciato che il nuovo assessore comunale all’edilizia privata è il prof. Vincenzo Di Dio, presidente dell’ordine degli Ingegneri.

“Il mio sì alla proposta di entrare a far parte della giunta comunale – ha commentato Di Dio – nasce dal forte senso di responsabilità che da sempre caratterizza il nostro impegno come categoria professionale. Il Comune si trova a dover superare una difficile situazione e se è necessario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietro”.

Carabinieri e Guardia di finanzieri avevano sequestrato documenti anche elettronici e telefoni cellulari nel corso delle perquisizioni a tappeto eseguite sabato a Palermo nelle abitazioni delle sette persone arrestate.

Le indagini degli investigatori stanno proseguendo sulle tre lottizzazioni in altrettante aree industriali dismesse: l’ex Keller di via Maltese, alcuni capannoni in via Messina Marine e l’ex fabbrica di agrumi a San Lorenzo.

Si tratta di progetti per la costruzione di centinaia di appartamenti nelle aree industriali dismesse.

Ai domiciliari, come si ricorderà, sono finiti i due capigruppo di Pd e Iv, Giovanni Lo Cascio (quest’ultimo sospeso dal partito) e Sandro Terrani.

Arrestati anche due funzionari comunali, Mario Li Castri e Giuseppe Monteleone e con loro l’architetto Fabio Seminerio e gli imprenditori Giovanni Lupo e Francesco La Corte.

All’architetto Agostino Minnuto è stato invece notificato l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

I progetti al centro dell’indagine, previsti in deroga al Prg, erano stati valutati dall’Area tecnica infrastrutture del Comune, di cui Li Castri per un periodo è stato il capo e poi bocciati dal Consiglio comunale nel novembre dello scorso anno.

Alcuni mesi prima, in gennaio, nel Polo tecnico del Comune la Gdf aveva sequestrato documenti sul piano di lottizzazione.

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