Consumo

Comunità energetiche, in vista contributo per gli impianti in Sicilia

PALERMO – L’assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità spinge per l’attuazione delle Cer-S, le Comunità energetiche Rinnovabili.

Ieri è stato comunicato ai Comuni e alla presidenza della Regione siciliana, a firma congiunta del dirigente generale ing. Calogero Burgio e dell’assessore Giovanni Di Mauro, che “nell’ambito del PR Fesr Sicilia 2021/2027, il Dipartimento energia di questo assessorato, responsabile dell’Azione 2.2.2., è in procinto di emanare un Avviso per l’erogazione di un contributo in conto capitale per la realizzazione di impianti di generazione a fonte rinnovabile asserviti ad esistenti Comunità energetiche rinnovabili aventi una configurazione Solidale (Cer-S), adottando regole equivalenti a quelle contenute nel D.M. n.414 del 07.12.2023. Si precisa che la finalità di tale intervento è destinata esclusivamente a combattere la c.d. ‘povertà energetica’ ed a decarbonizzare pubbliche utenze”.

Contrasto alla povertà energetica e alla decarbonizzazione delle utenze pubbliche

Per il raggiungimento di tali obiettivi di contrasto alla povertà energetica e alla decarbonizzazione delle utenze pubbliche “è fondamentale – si legge nel documento che il QdS ha visionato – che nello Statuto, già oggetto dell’Avviso approvato con D.d.g. n.707 del 10.06.2022 (e successivamente modificato con D.d.g. n.1500 del 02.07.2024), che regola il funzionamento della Cer-S, sia indicata in maniera chiara e non equivocabile l’area (superficie a terra, copertura, ecc.) su cui verrà realizzato l’impianto a fonti rinnovabili che andrà ad alimentare le diverse utenze della Cer-S. A tale proposito si puntualizza che per la disponibilità della predetta area non saranno riconosciuti dalla Regione siciliana contributi pubblici sotto alcuna forma”.

Le Cer-S per sostenere i più bisognosi

Le Cer-S, sono delle Cer che mettono un’enfasi particolare sulla solidarietà e sull’uso responsabile dei benefici economici derivanti dalla produzione e condivisione di energia rinnovabile. In altre parole, mentre le Cer si concentrano sulla condivisione dell’energia, le Cer-S pongono un’attenzione aggiuntiva sull’uso dei benefici economici per sostenere i più bisognosi e promuovere attività socialmente rilevanti all’interno della comunità.

“Altrettanto importante – si legge sempre nel documento dell’assessorato – è la partecipazione alla Cer-S del maggior numero possibile di soggetti, identificati dai rispettivi Pod, per garantire costantemente la condizione di ‘autoconsumo’ necessaria per l’erogazione da parte del G.s.e. di incentivi ed altre sovvenzioni in conto produzione”.

Fondi destinati alla copertura dei costi di realizzazione degli impianti

Sulla base di queste richieste, quindi, è necessario aggiornare lo Statuto che “deve espressamente prevedere che le somme erogate dal G.s.e. alla Cer-S siano esclusivamente destinate a eventuale copertura dei costi di realizzazione degli impianti non prevista dalla sovvenzione di cui all’Avviso regionale connesso all’Azione 2.2.2. del PR Fesr Sicilia 2021/2027, alla gestione tecnico amministrativa della Comunità e manutenzione degli impianti oggetto della sovvenzione regionale, all’erogazione di contributi in favore di nuclei familiari aderenti alla Comunità che si trovino in condizione di disagio economico (azione di ‘contrasto alla povertà energetica’), con regole equivalenti a quelle previste per l’accesso al ‘Reddito energetico nazionale’, alla decarbonizzazione di utenze intestate all’amministrazione comunale partecipante alla Comunità”.

La Comunità Energetica e Solidale di Napoli Est

Intanto prosegue l’alleanza dal basso per la lotta alla povertà energetica con lo sviluppo della “Rete delle Comunità energetiche rinnovabili e solidali”, che vuole partire da contesti con forti criticità, sia ambientali che socioeconomiche, per costruire processi di partecipazione e innovazione sociale capaci di innescare un profondo cambiamento dei territori. Una rete che nasce sulla scorta dalle esperienze di successo della “Comunità Energetica e Solidale di Napoli Est” e della comunità energetica “Common Light” nel Comune di Ferla, in Sicilia.

La prima, promossa da Legambiente Campania nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, in collaborazione con la Fondazione Famiglia di Maria e Fondazione Con il Sud, con l’obiettivo di portare benefici concreti a quaranta famiglie che vivono condizioni di disagio socioeconomico mentre la seconda è frutto dell’azione congiunta di Comune, Università di Catania e dei cittadini di Ferla, che dopo un percorso partecipato hanno aderito alla comunità energetica coniugando risparmio economico e sostenibilità ambientale.