Con il lockdown boom di violenze domestiche - QdS

Con il lockdown boom di violenze domestiche

redazione

Con il lockdown boom di violenze domestiche

venerdì 06 Novembre 2020

Il lockdown potrebbe essere la causa di “una esplosione esponenziale di disturbi che potrebbero essere fatali per quei nuclei famigliari in cui covano patologie emotive o psicologiche”. È l’allarme lanciato dalla presidente dell’Osservatorio nazionale sostegno vittime, l’avvocato Elisabetta Aldrovandi, che aggiunge come questo fenomeno potrebbe raggiunge “un boom di violenze in famiglia del 50% nella Regione Lombardia”.

Ma anche Piemonte e Calabria sono a rischio. “Le richieste di aiuto per fatti collegati alla violenza domestica sono notevolmente aumentate negli ultimi mesi – precisa – le chiamate al numero anti violenza e Stalking 1522, gratuito e attivo 24 ore su 24, anche via chat, nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020 sono più che raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+119,6%), passando da 6.956 a 15.280”.

“Ci prepariamo a affrontare mesi in cui il disagio psicologico, l’ansia e la rabbia repressa potrebbero sfociare in azioni violente, soprattutto in ambito domestico: la vicinanza e l’assistenza psicologica saranno fondamentali”, avverte Aldrovandi. L’Osservatorio ha rilevato alcune patologie: “Il disturbo acuto da stress (diagnosticato nel 97% delle vittime a una settimana dalla violenza sessuale e nel 47% a tre mesi dal trauma); il disturbo post-traumatico da stress (dal 13% al 70%); disturbi depressivi (dal 44% al 59% anche a distanza di anni); sintomi d’ansia; abuso di sostanze, bassa autostima, di stress psicologico, disfunzioni sessuali”.

“Fra le donne che hanno subito violenza si riscontra anche una maggiore frequenza di suicidio. Sono descritti una serie di disturbi fisici acuti e cronici: lesioni determinate direttamente dai traumi (tra cui ecchimosi, fratture, denti rotti, aborti ripetuti, lesioni del timpano), patologie ginecologiche, gastroenterologiche, disturbi alimentari, asma, tachicardia, emicrania, abuso di alcol e sostanze, oltre al rischio di gravidanze indesiderate o di malattie sessualmente trasmesse”, osserva Aldrovandi.

“Grazie a una convenzione con l’Osservatorio nazionale violenza e suicidio – ricorda – abbiamo psicologi su tutto il territorio nazionale che possono fornire aiuti e consulenze a chi soffre di disagio psicologico. Inoltre manteniamo alta l’attenzione per gli episodi di violenza domestica notevolmente aumentati in questi mesi a causa di situazioni personali, economiche e famigliari spesso complicate”.

“Le conseguenze psicologiche avranno degli effetti negativi: pensiamo a coloro che con grande fatica e impiego di risorse avevano riaperto le proprie attività in sicurezza e ora si ritrovano a dover chiudere pur avendo rispettato tutte le regole. Una situazione estremamente frustrante che può provocare stati depressivi e indurre, nei casi più gravi, ad azioni irreparabili”, conclude l’avvocato.

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