Concorso per giornalisti all’Asp Catania, interrogazione di Barbagallo (Pd) all’Ars - QdS

Concorso per giornalisti all’Asp Catania, interrogazione di Barbagallo (Pd) all’Ars

Raffaella Pessina

Concorso per giornalisti all’Asp Catania, interrogazione di Barbagallo (Pd) all’Ars

mercoledì 05 Maggio 2021

Avviata l’assunzione di due unità nell’ufficio stampa: selezione per titoli e colloqui: “Criticità in merito al potere discrezionale attribuito alla Commissione”

CATANIA – L’Asp di Catania è sotto la lente di ingrandimento per le procedure seguite nella selezione per l’assunzione dei giornalisti. Lo denuncia il deputato regionale del Pd Anthony Barbagallo, che ha depositato all’Ars una interrogazione indirizzata all’assessore per la Sanità e all’assessore per la Funzione pubblica per accertare i fatti e per tutelare la legalità.

“La sanità siciliana – sostiene Barbagallo – ancora una volta, non eccelle per trasparenza. Anzi, pure per la selezione dei giornalisti le procedure sono tutt’altro che chiare e rispettose delle leggi vigenti”. “L’Asp di Catania ha avviato la selezione per due giornalisti ma tale selezione – si legge nell’interrogazione – è stata attuata con un amplissimo indice di discrezionalità disattendo la normativa in materia di assunzione dei giornalisti negli uffici stampa degli Enti pubblici”. L’interrogazione si occupa anche del Policlinico di Catania dove nei mesi scorsi è stato creato in pianta organica il posto di dirigente area comunicazione e relazioni con il pubblico (Ufficio relazioni con il pubblico – Ufficio Stampa): “Ciò però senza prevedere l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti. Il posto – si legge nell’interrogazione – è stato assegnato a un dipendente dello stesso Policlinico – non giornalista – dopo una selezione pubblica per titoli e colloquio”.
Successivamente la struttura ha emanato anche un bando per l’assunzione a tempo determinato di una unità di collaboratore professionale, specialista nei rapporti con i media, giornalista pubblico, categoria D (addetto stampa). “Nemmeno in questo caso era prevista l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti né si fa alcun riferimento alla normativa di settore – è scritto nell’atto parlamentare – anche ai fini della preliminare ricognizione interna finalizzata all’accertamento di queste figure professionali nell’organico. Solo 10 giorni dopo il bando è stato corretto prevedendo l’iscrizione all’Ordine ma, ancora una volta, senza fare riferimento all’obbligo della ricognizione interna prevista dalle leggi nazionale e regionale”.

Nell’interrogazione all’Ars si ravvisano criteri assolutamente discrezionali da parte della Asp di Catania nelle procedure di assunzione di giornalisti negli enti pubblici in Sicilia che sono regolamentate dalla l.r. n. 2/2002 e dal D. A n.16 del marzo del 2000 e sulla cui vicenda dovrebbe esprimersi anche l’Ordine dei giornalisti regionale.

Raffaella Pessina

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