“La conversione in legge del Decreto aiuti-bis è l’occasione per consentire che il meccanismo della cessione del credito per i diversi incentivi edilizi (non solo per il Superbonus) riparta”.
Questo è quanto dichiara Confedilizia, sostenendo che una simile soluzione potrebbe cambiare le sorti dei lavoratori del settore edilizia (e non solo) in Italia.
Il Superbonus esiste, ma andrebbe modificato a tutela dei lavoratori. E a tal proposito, Confedilizia sostiene la proposta del senatore pentastellato Emiliano Fenu e l’emendamento da lui proposto e presentato in parlamento.
“Vi è la necessità di un intervento urgente che chiarisca definitivamente che i cessionari non incorrono in alcuna responsabilità. Senza di esso, i crediti finora acquisiti non potranno liberamente circolare e conseguentemente proprietari e condominii non troveranno sul mercato imprese disposte ad avviare (e in alcuni casi anche a proseguire) i lavori. L’emendamento da ultimo presentato dal Movimento 5 Stelle (primo firmatario il sen. Fenu), che segue analoghe iniziative da parte di diverse forze politiche, va proprio nella direzione auspicata”.
“Negli ultimi mesi si è assistito a una serie di interventi normativi e interpretativi che hanno completamente ingessato il mercato della cessione del credito e le recenti aperture introdotte in favore delle banche, con riguardo ai crediti da esse acquisiti, non hanno sortito grande effetto. Per tale ragione, vanno senz’altro recepite le modifiche indirizzate a riavviare il sistema dell’acquisto dei crediti, anche al fine di contenere il contenzioso che potrebbe sorgere non solo tra i diretti interessati ma anche con l’Agenzia delle Entrate”.
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