Confermata per il 27 novembre La Notte Europea dei Ricercatori 2020 - QdS

Confermata per il 27 novembre La Notte Europea dei Ricercatori 2020

redazione

Confermata per il 27 novembre La Notte Europea dei Ricercatori 2020

sabato 16 Maggio 2020

Confermata
dalla Commissione Europea e posticipata al 27 novembre la Notte Europea dei
Ricercatori
, uno dei principali eventi internazionali dedicati al dialogo
tra ricerca e cittadini e promossi nell’ambito delle azioni Marie Curie.

“Crediamo
che la Notte Europea dei Ricercatori 2020 debba svolgersi poiché sarà
importante mostrare al grande pubblico l’impatto positivo della ricerca
scientifica su tutta la società. La Notte porta la scienza e i ricercatori
vicini ai ragazzi e alle famiglie, può aiutare il dialogo con i cittadini e la
condivisione di speranza”.  Con queste parole è stata comunicata nei
giorni scorsi la notizia dalla Commissione agli organizzatori degli eventi.

Tra
i progetti italiani approvati dalla Commissione il progetto SHARPER, coordinato
dalla società di comunicazione della scienza Psiquadro e classificato tra le
eccellenze con il massimo del punteggio tra i 100 progetti sottomessi da tutta
Europa.

“Siamo
entusiasti del risultato raggiunto, che premia l’altissimo livello di collaborazione
tra mondo della ricerca e mondo della comunicazione in un momento in cui questo
connubio è strategico per tutti i cittadini” ha dichiarato Leonardo Alfonsi,
coordinatore nazionale del progetto.

SHARPER
affronterà il tema del rapporto tra ricercatori e le sfide dei Sustainable
Development Goals, tra le quali il diritto alla salute e a una educazione di
qualità per tutti, temi ancor più attuali nell’emergenza della pandemia.

SHARPER
si svolgerà in 12 città italiane: Ancona, Cagliari, Catania, L’Aquila,
Macerata, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Terni, Torino e Trieste
, con il
coordinamento dall’impresa sociale Psiquadro, già al lavoro per immaginare
nuove attività insieme al consorzio che comprende l’Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare – INFN
, il centro della scienza Immaginario Scientifico,
l’associazione Observa Science in Society e sei Università: La Politecnica
della Marche
, l’Università di Cagliari, l’Università di Catania,
l’Università di Palermo, l’Università di Perugia e l’Università di Torino
.
Oltre 120 le istituzioni, i partner culturali gli enti di ricerca coinvolti.
Tra questi, CNR, INAF e INGV, pronti a reinventare le oltre 200 iniziative
previste in modo da consentire la partecipazione in sicurezza a cittadini di
tutte le età.  

“Nonostante
la fase di emergenza il nostro Ateneo sta proseguendo le sue attività con
grande impegno e passione – ha sottolineato il prof. Fabrizio Micari,
Rettore dell’Università degli Studi di Palermo
– Con la stessa passione e
la voglia di ripartire siamo contenti e fiduciosi di pensare
all’organizzazione, nel rispetto di ogni disposizione, della Notte dei
ricercatori che da sempre mostra a tutta comunità, con iniziative di istruttivo
svago, la ricerca scientifica e l’importanza del lavoro dei ricercatori”.

“Anche
quest’anno, a Palermo – ha commentato il prof. Michelangelo Gruttadauria
dell’Università degli Studi di Palermo
– nonostante il periodo particolare,
hanno entusiasticamente confermato la loro partecipazione molti gruppi di
ricerca dell’Università così come altri enti di ricerca fra i quali il CNR,
INGV, IRIB-CNR, INAF-IASF, INAF-OAPA, AIRC, Ri.MED. e ancora la Polizia
Scientifica, le associazioni, Palermoscienza, Geode, il Consorzio ARCA, la Lega
Navale sez. Palermo Centro”.

A
causa dell’emergenza da Covid-19, l’appuntamento si trasferisce così dal
tradizionale ultimo venerdì di settembre al 27 novembre e anche questa
iniziativa, che negli ultimi anni ha coinvolto milioni di visitatori in
centinaia di città, si prepara ad affrontare le sfide comuni a tutti gli eventi
dal vivo: pensare nuovi modi di coinvolgimento del pubblico, conservando lo
spirito di curiosità e partecipazione che lo ha caratterizzato e fatto crescere
in questi anni. Il ruolo che la ricerca sta svolgendo nella crisi globale in
corso è cruciale così come è e sarà nei molti settori messi in evidenza nei 17
obiettivi per la sostenibilità lanciati dall’ONU nel 2015 e inseriti
nell’agenda 2030.

Bisognerà
aspettare l’evolvere della situazione a livello nazionale e le indicazioni sullo
svolgimento degli eventi dal vivo, ma l’edizione 2020 della Notte Europea dei
Ricercatori segnerà il passaggio a nuove forme di dialogo tra il mondo della
ricerca e i cittadini. Dialogo che sia dal vivo e in presenza che in formati a
distanza e virtuali, conserverà il carattere di immediatezza, informalità e
approfondimento rigoroso che in questi anni ha caratterizzato SHARPER. 

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