Coprifuoco, possibile cambio orario fino alle 24 da metà maggio - QdS

Coprifuoco, possibile cambio orario fino alle 24 da metà maggio

web-mp

Coprifuoco, possibile cambio orario fino alle 24 da metà maggio

web-mp |
domenica 09 Maggio 2021

Il coprifuoco in Italia potrebbe essere spostato alle 23 o, addirittura, a mezzanotte. Il governo valuterà i dati per decidere se restringere o meno il divieto di uscire la notte da lunedì 17 maggio

E’ un’ipotesi ed è anche la notizia che da alcuni giorni circola in Italia, stiamo parlando del coprifuoco.Si tratta, in particolare, della possibilità di spostare in avanti di due ore, quindi dalle ore 23 alle ore 24, a partire dalla metà di maggio.

Si procede, quindi, in una direzione ancora più flessibile, da parte del Governo, con un’ulteriore ora aggiuntiva di spostamenti liberi prima dello stop notturno.

Per l’abolizione del coprifuoco, invece, bisognerà attendere. Forse, dati covid permettendo, all’inizio di giugno.

La questione del coprifuoco divide in Parlamento: aperturisti e rigoristi

Matteo Renzi e Matteo Salvini, sono a favore dell’eliminazione del coprifuoco, attualmente fissato alle 22. “Per me il coprifuoco non ci deve più essere. Va tolto, perché non serve più, ci sono ogni giorno 500mila vaccinati. Per me va tolto del tutto”, dice Renzi a Dritto e Rovescio.

“Il coprifuoco? Fondo la mia previsione sui dati scientifici. Draghi, quando c’è di mezzo la salute, vuole basarsi sui dati, non su quello che dice Salvini. Oggi altri 653 italiani sono usciti dagli ospedali”, dice Matteo Salvini, a Porta a Porta, in onda stasera. “I ministri della Lega chiederanno la cancellazione dei coprifuoco, ci dobbiamo adeguare a quanto avviene a livello europeo”, dice il leader della Lega.

“Il 16 maggio? Credo sia una data auspicabile per superare il coprifuoco, ma ovviamente non è un liberi tutti. Ci siamo passati altre volte – ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a L’aria che tira, su La7. Tutti vogliamo uscire da quell’incubo. Il tema è superare il coprifuoco per non rientrarci dopo pochi mesi – ha aggiunto -. Non vale solo per l’Italia, sono ore importanti. Ora dobbiamo affrontare l’estate e permettere ai turisti vaccinati di venire in Italia”.

E gli esperti cosa pensano del coprifuoco, si o no?

“Ho la nausea dei discorsi sul coprifuoco”. Lo dice Massimo Galli, direttore Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, in collegamento con la trasmissione ‘Agorà’ su Rai3. “Io dico solo una cosa, nell’arco della giornata esistono quattro condizioni che implicano movimento e rimescolarsi della popolazione tutta: l’andare a lavoro o a scuola, lo stare a lavoro o a scuola con i contatti che si hanno, il tornare a casa, l’uscire la sera e avere relazioni e vedere gente”.

Le regioni spingono affinché il coprifuoco alle 22 sia rivisto, portandolo almeno alle 23. “Mi rendo conto che ci sono le esigenze di coloro che la sera hanno la loro attività economica principale e non riescono a sopravvivere -riconosce Galli- ma è un’altra questione in chiave strettamente epidemiologica: queste sono le quattro realtà”.

La questione coprifuoco in Europa. Spagna: stop allo stato d’emergenza e via il coprifuoco quasi ovunque

La Spagna ha revocato lo stato di emergenza in vigore da ottobre
per combattere la pandemia di Covid-19, consentendo agli
spagnoli di viaggiare tra le regioni per la prima volta da mesi.
Nella maggior parte delle regioni, la fine di questo regime
eccezionale ha significato anche la revoca del coprifuoco. La
fine dello stato di emergenza non significa tuttavia la fine
delle restrizioni. Le 17 comunità autonome possono, ad esempio,
continuare a limitare l’orario di apertura o il numero di
avventori di bar, ristoranti o negozi.

Cosa significherebbe spostare il coprifuoco, dalle 23 alle 24, per l’Italia?

Riaprire i bar e i ristoranti anche per il consumo all’interno è decisivo, anche se lo slittamento di una o di due ore solo in parte riesce a dare una decisa spinta alla ripresa economica delle attività.

Spostare il coprifuoco alle 23 consentirebbe una limitata crescita dei ricavi. Un po’ meglio avverrebbe con lo spostamento del coprifuoco alle 24. Ben altro impatto, dal punto di vista economico, avrebbe invece la riapertura dei locali anche al chiuso con lo slittamento del coprifuoco.

Per non parlare del Green Pass, il certificato verde digitale per consentire la circolazione con l’imminente stagione estiva e attrarre il turismo internazionale. Perché non è pensabile avere le attività dell’accoglienza e della ristorazione ancora limitate vietando a bar e ristoranti di utilizzare, in piena sicurezza, gli spazi dei locali anche al chiuso.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017