Coronavirus, avanti così, stasera Cdm su dl Ristori ter - QdS

Coronavirus, avanti così, stasera Cdm su dl Ristori ter

redazione web

Coronavirus, avanti così, stasera Cdm su dl Ristori ter

venerdì 20 Novembre 2020

Previste misure per un miliardo e quattrocento milioni di euro. Lo scostamento di bilancio finanzierà un decreto quater. Boccia, il modello delle zone funziona, tra le Regioni bene il Lazio che propone ancora misure rigorose nonostante i risultati siano già positivi

E’ stato fissato per stasera, alle 19, il Consiglio dei ministri sul decreto Ristori Ter.

Sul tavolo misure fino a a 1,4 miliardi di euro.

Le nuove risorse per i ristori delle attività chiuse nelle zone rosse e arancioni, derivano da fondi stanziati e non spesi durante l’anno.

Il nuovo scostamento di bilancio che il Cdm proporrà al Parlamento andrà invece a finanziare un decreto Ristori quater, che dovrebbe essere varato tra fine novembre e inizio dicembre.

Covid, Boccia, il modello funziona

Intanto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, al termine del confronto con le Regioni di ieri, ha detto:

“Lavoriamo insieme come abbiamo sempre fatto per il prossimo Dpcm, approfondendo in sede tecnica le proposte della Conferenza delle Regioni, ma fino al tre dicembre restano in vigore parametri e regole condivise. Questo modello sta funzionando e regge sull’assunzione reciproca di responsabilità. Serve chiarezza che abbiamo il dovere di garantire anche nel dibattito pubblico”.

“Le proposte scientifiche della Conferenza delle Regioni – ha aggiunto Boccia in una nota – saranno oggetto di un rigoroso confronto con il prof. Brusaferro, il prof. Rezza e i tecnici dell’Istituto Superiore di Sanità che valuteranno tutti i contributi con grande attenzione. Abbiamo la responsabilità comune di garantire la salute di tutti riducendo ogni giorno i contagi e alleviando la pressione sulle reti sanitarie”.

Boccia ha sottolineato la necessità di “lavorare con velocità e unità perché nessuna famiglia pianga più: ancora purtroppo ci sono troppi dolori e i morti non sono numeri ma persone la cui scomparsa rende tutti noi più poveri”.

“Abbiamo già stanziato – ha aggiunto – risorse per ristorare le attività che dovranno fermarsi e tutti gli impegni che possiamo assumere li stiamo assumendo nella nuova cornice di bilancio Europea costruita anche grazie all’impegno italiano”.

Bene il Lazio che propone misure rigorose

Il Ministro ha poi sottolineato la necessità di garantire certezze “alle Regioni che ritengono di fare ordinanze più restrittive d’intesa con il Governo”.

“Bene il Lazio – ha detto – che propone misure rigorose anche con Rt sotto 1: la difesa della salute è la priorità assoluta. Se togliessimo potere di ordinanze restrittive, come a volte chiedono alcuni presidenti daremmo ragione a chi dice ‘centralizziamo’ tutto e invece sarebbe un errore perché le Regioni conoscono meglio i modelli territoriali e seguendo linee guida nazionali ferree e rigorose, i presidenti possono decidere come intervenire in base alle caratteristiche dei territori”.

“Intervenire nelle aree interne, in quelle di montagna o in quelle metropolitane non è la stessa cosa perché – ha concluso Boccia – dipende da servizi disponibili e trasporti correlati”.

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