Coronavirus, droga, inventato il "telespaccio" via web - QdS

Coronavirus, droga, inventato il “telespaccio” via web

Pietro Crisafulli

Coronavirus, droga, inventato il “telespaccio” via web

giovedì 23 Aprile 2020

Il distanziamento cambia le abitudini dei consumatori abituali: meno erba, più narcotici e oppiacei sintetici. Il Dark web diventa "piazza di spaccio". Le nuove droghe e il rischio di overdose. In Sicilia ancora "metodi classici"

Nel primi tempi delle restrizioni per l’emergenza coronavirus la cronaca ci aveva abituato a pittoresche autocertificazioni del tipo “sono uscito per comprare (o vendere) la droga“.

Da qualche tempo il fenomeno sembra essere in diminuzione anche perché, a quanto pare, … è stato inventato il “telespaccio”.

Le regole sul distanziamento “hanno determinato un sensibile calo dello spaccio degli stupefacenti su strada”.

Lo confermano gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), affermando però che questo “apre all’ipotesi che i consumatori si stiano rivolgendo al mercato illecito nel dark web”.

Sempre per gli esperti dell’Iss “è probabile che, in un periodo di confinamento domiciliare, i consumatori non vadano più alla ricerca di sostanze definite ‘di socializzazione’ come la marijuana o le pasticche del sabato sera ma di ‘prodotti da consumare in solitudine’, come oppiacei sintetici o narcotici”.

L’approfondimento dal titolo “Consumo di sostanze stupefacenti durante l’emergenza Covid-19”, pubblicato sul portale dell’Istituto, fa il punto su “come è cambiato il consumo di droghe” durante “la gravissima emergenza sanitaria che il nostro Paese sta vivendo da febbraio 2020” e a seguito delle “regole sul “rimanere in casa” impostate dalle autorità”.

Il Dark web diventa “piazza di spaccio”

“Lo scenario, suffragato dai dati provenienti dalle forze dell’ordine, fa supporre che l’allarme per l’epidemia da Covid-19 abbia facilitato la crescita della domanda di droga attraverso il web o gli applicativi informatici”, si legge nella scheda.

Inoltre, questo aumento dell’uso del dark web, ovvero “web sommerso, generalmente con contenuti illegali, che si raggiunge attraverso specifici software, configurazioni e accessi autorizzativi”, sottolinea l’Iss, servirebbe ora anche “per procurarsi droghe classiche come la cocaina, l’hashish o l’eroina”.

Le nuove droghe e il rischio di overdose

Finora il dark web è stato utilizzato in particolare per il commercio illegale di oppioidi sintetici, come i fentanili. Queste sostanze sintetiche prodotte in laboratori casalinghi e “che hanno una potenza da cento a mille volte più alta di quella della morfina e dell’eroina” ma prezzo molto più basso e “provocano un’overdose difficilmente reversibile”.

A livello internazionale, segnalano gli esperti, “anche il National Institute on Drug Abuse (Nida), centro di riferimento statunitense per le ricerche sull’uso di droghe, ha affrontato il problema Covid-19, pubblicando sul proprio sito un focus sulle possibili implicazioni per le persone con disturbi da uso di sostanze stupefacenti”.

I consumatori di droghe più esposti al covid-19

Il Nida ha evidenziato “la necessità di vigilare sui danni che questa pandemia può causare ai consumatori di oppiacei (come l’eroina), di oppioidi sintetici e di metanfetamina, in quanto persone maggiormente vulnerabili a causa degli effetti che queste sostanze hanno sull’apparato respiratorio”.

In Sicilia ancora “metodi classici”

In Sicilia, però, a giudicare dai fatti di cronaca, si continuano a utilizzare “metodi classici”.

A Palermo, Arturo La Rizza, di cinquant’anni, è stato arrestato nella sua casa in cui sono stati trovati una pistola Beretta calibro 7.65 con matricola cancellata e ben venti flaconi di Metadone cloridrato per complessivi cinque litri.

Arresti e denunce per droga in tutta l’Isola

A Gela, nel Nisseno, Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno scoperto undici giovani che, nella piazzetta di un rione periferico, si stavano accingendosi a fumare marijuana: tutti dovranno pagare una multa di quattrocento euro ciascuno e otto di loro sono stati anche segnalati alla Prefettura di Caltanissetta quali assuntori di sostanze stupefacenti.

Sempre i militari dell’Arma hanno arrestato dopo un inseguimento a Bonagia (Palermo) Salvatore Rizzuto di 45 anni che, in una busta della spesa, teneva quattrocento grammi di marijuana divisa in dosi.

Ancora i Carabinieri hanno arrestato, a Nicolosi, nel Catanese, Lorenzo Vittorio, di 36 anni, per spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante una perquisizione, grazie al fiuto del cane antidroga Ivan, sono stati trovati 112 grammi di marijuana.

Sequestrati anche 1.090 euro perché ritenuti provento dello spaccio.

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