Coronavirus, durante il lockdown italiani panettieri, pasticceri e pizzaioli - QdS

Coronavirus, durante il lockdown italiani panettieri, pasticceri e pizzaioli

redazione

Coronavirus, durante il lockdown italiani panettieri, pasticceri e pizzaioli

sabato 06 Giugno 2020

L’Istat ha realizzato un’indagine sulle attività più gettonate nel corso della “Fase 1”. Preparazione di dolci e cucito diffusi soprattutto nelle regioni del Sud

ROMA – Cucinare pizza e dolci, curare la casa e fare giardinaggio sono state le attività più diffuse durante il Lockdown. È quanto emerge dal Report Fase 1 dell’Istat. Analizzando la frequenza con cui sono state svolte alcune attività nell’intero periodo del lockdown, fino ad aprile emerge che la permanenza forzata in casa ha incentivato una quota consistente della popolazione a trascorrere buona parte del proprio tempo libero dedicandosi ad attività da svolgere nella propria abitazione: dalla manutenzione della casa, alla preparazione di pane, pizza o dolci, dal fare giochi di società a praticare attività artistiche come la pittura, il canto, la scrittura.

Il 53% della popolazione di 18 anni e più durante il periodo di lockdown si è dedicata alla preparazione di pane, pizza, dolci, più le donne (69,6%) ma anche gli uomini non sono stati da meno (37,3%). La frequenza con cui questa attività è stata svolta è in prevalenza di almeno una volta a settimana (42,1% rispetto al totale di cui 54,4% donne e 28,9% uomini).

Il 41% della popolazione si è occupata, invece, della manutenzione della casa anche con una certa assiduità visto che il 22,3% lo ha fatto con una frequenza almeno settimanale mentre quasi un terzo si è dedicato al giardinaggio o alla cura dell’orto (con una frequenza almeno settimanale per il 27%); il 17,3% ha invece cucito, ricamato o fatto la maglia (il 10,9% con una frequenza almeno settimanale) e il 12,8% si è dedicato al restauro di mobili o oggetti per la casa, praticando tale attività nel 5,4% dei casi con una frequenza almeno settimanale.

Gli uomini sono stati più attivi in attività riconducibili alla sfera del bricolage, come il restauro di mobili o di oggetti per la casa (15,9% contro il 10% delle donne) o in lavori di manutenzione in casa (49,7% contro il 33% delle donne). Le donne, invece, si sono occupate maggiormente di attività sartoriali/ricamo/maglia (28,7% contro 4,9% degli uomini). Non si osservano, invece, differenze di genere per la cura dell’orto o del giardino.

Se si considera una frequenza almeno settimanale delle attività praticate si osserva, rispetto al 2015, un incremento per tutte di almeno il 50%. Ad eccezione del cucito e ricamo che si sono mantenuti costanti.

A livello territoriale le attività di panificazione e preparazione di dolci/ confetture e il cucito sono state scelte principalmente dalle persone residenti nel Mezzogiorno (Area 3); viceversa, le attività di manutenzione casa e giardinaggio hanno avuto maggiori adesioni nella Zona Rossa e nell’Area 2.

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