Coronavirus, in seimila isolati sulla nave da crociera - QdS

Coronavirus, in seimila isolati sulla nave da crociera

redazione web

Coronavirus, in seimila isolati sulla nave da crociera

giovedì 30 Gennaio 2020

La Costa Smeralda nel porto di Civitavecchia: il sindaco leghista non dà l'autorizzazione a sbarcare prima dell'esito dei test su una coppia a bordo. I disagi dei passeggeri. Italiani senza mascherine.

Allarme a bordo della Costa Smeralda per due presunti casi casi di coronavirus a bordo. Due turisti, moglie e marito, cinesi di Hong Kong, in isolamento nell’ospedale di bordo di una nave della Costa Crociere.

Solo la donna ha febbre, presenta “lievi sintomi influenzali”.

Il compagno non ha manifestato sintomi ma è stato isolato per precauzione.

Per avere la certezza sulle condizioni di salute e per escludere o confermare il contagio con il coronavirus sono stati inviati i prelievi all’ospedale Spallanzani di Roma.

La coppia era arrivata da Hong Kong all’aeroporto Malpensa di Milano lo scorso 25 gennaio per poi dirigersi a Savona, dove è salita sulla nave per la crociera.

Sulla nave ci sono seimila passeggeri e tra questi 751 cinesi compresi quelli di Hong Kong di cui 374 imbarcati a Savona.

I turisti imbarcati protestano perché non possono scendere: il sindaco leghista di Civitavecchia Ernesto Tedesco ha detto no allo sbarco dei passeggeri che pure era stato autorizzato dalla Sanità Marittima: “Ovviamente – ha precisato -, se arriveranno risposte positive dagli esami in corso allo Spallanzani non ci sarà nessuna obiezione a far scendere i passeggeri”.

La Costa Smeralda era attraccata al porto di Civitavecchia nelle ultime ore e durante il suo tour aveva fatto tappa a Marsiglia, Barcellona e Palma di Maiorca.

Disagi intanto si registrano tra i passeggeri: “Non abbiamo informazioni – racconta Liborio Iervolino, un crocerista di 47 anni di Peschici (Foggia) – , perché dentro la nave internet non funziona e non riusciamo ad avere notizie. Ma soprattutto prendiamo i pasti tutti insieme negli spazi comuni e non sappiamo se qualcuno è infetto. Non ci sono stoviglie monouso”.

“Tutti i passeggeri asiatici – ha aggiunto – indossano le mascherine per precauzione. Anche noi le abbiamo chieste ma non ce ne sono. Chi di noi oggi ha concluso il viaggio è senza cabina, siamo tutti nelle zone comuni e comincia a circolare un certo nervosismo. A bordo ci sono tanti bambini e anziani. Spero che il viaggio non si trasformi in un incubo”.

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