Coronavirus, "la bestia" e il virus "Made in China" - QdS

Coronavirus, “la bestia” e il virus “Made in China”

redazione web

Coronavirus, “la bestia” e il virus “Made in China”

giovedì 26 Marzo 2020

Ieri i social inondati da Lega ed Fi da un servizio del Tg Rai Leonardo del 2015, ma gli scienziati e gli stessi giornalisti della testata, smentiscono che l'agente patogeno sia il medesimo. Burioni, "Basta fake". Anche Conte smentisce. Ma Salvini oggi insiste. Le Sardine, "patetico"

Gli italiani, da popolo di santi, navigatori, eccetera, diventano anche esperti di infettivologia: ieri Lucio Malan, vicecapogruppo vicario dei senatori di Forza Italia, ha dato veste politica a quanto avveniva sui social, dov’era diventato virale – è il caso di dirlo – un servizio trasmesso il 16 novembre del 2015 dalla rubrica Leonardo di Rai Tre e che parlava, scrive l’esponente di Fi, “di un preoccupante esperimento fatto da scienziati cinesi innestando una proteina presa da topi e pipistrelli sul virus della Sars: le autorità cinesi dovranno dare molte spiegazioni”.

Lo zampino de “la bestia” di Salvini

Manco a dirlo il servizio era stato “rilanciato” su Facebook dal capo della Lega Nord Matteo Salvini – grazie a quel sistema di propaganda sulla rete chiamato dai leghisti “la bestia” – con l’annuncio di un’interrogazione urgente “formalizzata” prima dal capogruppo del Carroccio in commissione esteri alla Camera, Eugenio Zoffili, il quale ha chiesto che “Il ministro Di Maio chiarisca subito con le autorità cinesi l’origine del Covid-19”, poi da Tony Iwobi, leghista e vicepresidente della commissione Esteri al Senato.

E di esposto in Procura ha addirittura parlato Enrico Aimi, senatore di Fi e capogruppo in Commissione Affari Esteri.

Per fortuna ul crescendo delle chiacchiere inutili cui ci aveva abituato “la bestia” salviniana ai tempi d’oro delle “invasioni” dei migranti e della “chiusura dei porti” è stato bruscamente interrotto dagli interventi degli infettivologi veri.

Burioni, una scemenza, è naturale al 100%, basta fake

“L’ultima scemenza è la derivazione del coronavirus da un esperimento di laboratorio. E’ naturale al 100%, purtroppo” ha spiegato Roberto Burioni sui suoi profili social.

E cita diversi studi, l’ultimo uscito lo scorso 17 marzo su Nature Medicine “nel quale c’è scritto che le analisi eseguite mostrano chiaramente che il virus non è costruito in laboratorio. Basta con le fake news”.

Ilaria Capua, virus deriva da serbatoio selvatico

“Assolutamente no – ha confermato la virologa Ilaria Capua che dirige l’One Health Center of Excellence, all’Università della Florida – , il Covid-19 è un virus che deriva dal serbatoio selvatico. Non sappiamo ancora quante specie animali abbia colpito prima di arrivare all’uomo. Vorrei dire ai complottisti che il codice a barre, la sequenza, di quel virus di cui si parla nel TgrLeonardo, è parte integrante della pubblicazione”.

Ricciardi, notizia destituita da ogni fondamento

“E’ una notizia destituita da ogni fondamento – aggiunge Walter Ricciardi, rappresentante italiano dell’Organizzazione mondiale della Sanità – come dimostrato da uno studio pubblicato da ‘Nature’ che ha analizzato con tecniche e competenze sofisticatissime giungendo alla conclusione che questo virus non è nato in laboratorio ma è frutto di una evoluzione”.

“In questo momento – ha aggiunto – è più importante che mai affidarsi solo a fonti scientifiche accreditate e non credere a quello che viene sbandierato sui social, in questo caso un servizio che si riferiva a una situazione completamente diversa”.

Forza Italia, “La Rai torni sul virus creato in laboratorio”

Ma la destra non s’accontenta e il deputato di Forza Italia Roberto Novelli chiede che “La Rai ospiti un approfondimento sul coronavirus creato in un laboratorio di ricerca cinese a cui dovrebbero partecipare gli scienziati e i ricercatori che dall’inizio dell’emergenza stanno svolgendo una delicata opera di informazione. Di tutto abbiamo bisogno tranne che di ingenerare confusione e ulteriori tensioni”.

Brusin (Leonardo), Covid ha origine naturale

Così Silvia Rosa Brusin, caporedattore di Tgr Leonardo, è entrata nel merito del servizio del 2015 spiegando che “si riferiva a un esperimento fatto con fondi americani e cinesi, che avrebbe dovuto essere un avvertimento per il mondo, ma tra quel virus e l’attuale non c’è però parentela, se non la stessa modalità di azione”.

“Il Covid-19 – ha aggiunto – è di originale naturale come la rivista Nature ha dimostrato decodificando la sequenza genica. In laboratorio si realizzano molti esperimenti per simulare ciò che potrebbe avvenire in realtà. Il motivo delle simulazioni è avvertire dei possibili rischi chi deve prendere decisioni. Quell’esperimento doveva suonare come un monito, ad esempio del pericolo della vicinanza con i pipistrelli, eppure nessuno ha fatto niente e non sono state prese le dovute precauzioni. La natura ha deciso di fare quello che è stato fatto in laboratorio, con una coincidenza incredibile. Ma ripeto, come dimostra la sequenza dei geni, non è lo stesso virus”.

Conte, Ho referenze che non è così

Anche al premier Giuseppe Conte è stato chiesto dai giornalisti, mentre lasciava l’aula della Camera dopo il suo intervento, se sapesse qualcosa del virus cino-americano.

“Non ho visto il servizio – ha risposto il Presidente del Consiglio – ma ho referenze che non è così”.

Salvini insiste parlando al Senato

Ma Salvini ha insistito anche oggi tornando sull’argomento durante un suo intervento al Senato: “Se il governo cinese sapeva – ha detto, scordando di dire che la ricerca era anche statunitense – e ha coperto l’epidemia s’è reso colpevole di un crimine ai danni dell’umanità. Non si può far passare per salvatore chi ha contagiato il mondo”.

Le Sardine, Salvini patetico, cerca le peggiori bufale

Pronta la risposta delle Sardine: “Al nostro caro amico Matteo Salvini diciamo com’è difficile essere populisti di questi tempi: tutti quei soldi spesi a creare paura, ad alimentare tensioni, poi arriva un virus e il castello inizia a vacillare”.

“E allora – ha aggiunto il Movimento in una nota – ti tocca sguinzagliare i tuoi per il web a rintracciare le peggio bufale, notizie di più di cinque anni fa e i peggio complotti. I bei tempi in cui bastava la Nutella per alzare due like sono finiti”.

“Ma comprendiamo e compatiamo. Stare all’opposizione dev’essere difficile per chi una sana e costruttiva opposizione non la sa fare. Talmente difficile che ti trovi a implorare l’apertura di quel Parlamento che hai sempre denigrato, ad accusare le Sardine e gli altri cittadini attivi che a differenza vostra in questo periodo non hanno tempo di stare dietro a una tastiera, di urlare, di cercare visibilità”.

“Patetismo – conclude la nota – sarebbe la parola corretta. Ma ci scuserete se compatiamo di più quei cittadini italiani che tutto ciò, ancora una volta, sono costretti a subirlo. In un momento in cui invece servirebbe il massimo rispetto e la massima serietà, sia per la scienza che per le persone”.

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