Coronavirus, la Sicilia ricorda i morti per la pandemia - QdS

Coronavirus, la Sicilia ricorda i morti per la pandemia

redazione web

Coronavirus, la Sicilia ricorda i morti per la pandemia

martedì 31 Marzo 2020

Il governatore Musumeci - all'Ars con la mascherina - ha ricordato le 81 vittime. Nelle città isolane bandiere a mezz'asta per onorare le vittime italiane con l'iniziativa dell'Anci. Orlando a Palermo, Pogliese e Bianco a Catania

“Dall’inizio dell’emergenza i positivi al coronavirus sono 1.647, 81 i decessi. Alle loro famiglie, va il cordoglio sincero del governo, dell’Assemblea e dell’intera comunità siciliana”.

Lo ha detto il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, all’Ars, durante la relazione al Parlamento siciliano sulle misure sanitarie ed economiche.

Dispositivi di protezione per tutti a sala d’Ercole: Musumeci, come gli assessori alla Salute e all’Economia Ruggero Razza e Gaetano Armao, ha indossato la mascherina, così come molti parlamentari e assistenti.

Bandiere a mezz’asta nel Comune Palermo

In mattinata il sindaco Leoluca di Palermo Leoluca Orlando, aderendo all’iniziativa dell’Anci, si è affacciato al balcone del Municipio, davanti alle bandiere a mezz’asta, osservando un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime del coronavirus e onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari.

Anche l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, si è affacciato dal balcone del Palazzo Arcivescovile, di fronte alla Cattedrale, per unirsi al minuto di silenzio e subito dopo ha rivolto l’invito a una preghiera.

A Catania Pogliese e Bianco insieme

In piazza Duomo, con le bandiere del Municipio a mezz’asta, il sindaco Salvo Pogliese con la fascia tricolore e il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci Enzo Bianco hanno osservato un minuto di raccoglimento, sulle note del “silenzio” suonate da un trombettiere, in segno di lutto per tutte le vittime e di solidarietà per le comunità nazionali, a cominciare da quella di Bergamo, che stanno pagando il prezzo più alto.

Pogliese, “Testimoniamo l’unità della nazione”

“Abbiamo aderito – ha detto Pogliese – sia per esprimere la gratitudine del popolo italiano verso gli operatori sanitari che con coraggio e abnegazione sono sulla trincea della battaglia contro il virus. Un fatto doveroso per testimoniare l’unità della nazione, in un momento drammatico come quello che l’Italia sta attraversando”.

Bianco, “Commozione e grande speranza”

“In tutta l’Italia – ha dichiarato dal canto suo Bianco – dal Nord al Sud. Nelle grandi città e nei piccoli centri. Senza differenza di colore politico, nei momenti difficili bisogna unire le forze. Oggi tutti insieme abbiamo ricordato le vittime del Coronavirus. Abbiamo ringraziato chi si adopera per aiutare gli altri. Commozione ma anche grande speranza”.

Pogliese con gli altri partecipanti ha poi reso omaggio allo schieramento delle ambulanze del 118 e dei volontari che hanno salutato col suono delle sirene la commemorazione. (ANSA).

Decaro, “L’Italia è unita e solidale”
Un grazie a chi ha partecipato all’iniziativa dei sindaci italiani è venuto dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro, che in contemporanea con tutti gli altri primi cittadini, ha osservato un minuto di silenzio davanti a Palazzo di Città di Bari, sopra il quale le bandiere erano esposte a mezz’asta.

L’iniziativa è stata promossa dall’Anci su tutto il territorio nazionale su impulso di Gianfranco Gafforelli presidente della provincia di Bergamo, uno dei territori italiani più colpiti dal contagio.

Tantissime le adesioni: dal Quirinale alla Camera dei deputati, dal Senato al Vaticano, dalla conferenza dei presidenti dei Consigli regionali e delle Province autonome si sono uniti ai Comuni e ai sindaci d’Italia nell’osservare il minuto di silenzio. Anche la Rai e il mondo dei media hanno partecipato interrompendo le trasmissioni.

“Li ringrazio a nome dei sindaci italiani – ha commentato Decaro – la partecipazione di tutte le istituzioni che hanno aderito a questa iniziativa promossa dall’Anci, la vicinanza dei cittadini dimostrano che l’Italia è unita e solidale in questo momento. Noi sindaci siamo allo stesso tempo i custodi delle angosce e delle preoccupazioni dei nostri concittadini, ma vogliamo anche essere portatori di un messaggio di speranza che prima o poi riusciremo a metterci alle spalle questo terribile momento della storia del nostro Paese”.

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