PAVIA – “3D4MED”, il laboratorio clinico di stampa 3D congiunto tra Policlinico San Matteo e Università di Pavia, e “3D@UniPV”, il progetto strategico sulla stampa 3D dell’Università di Pavia, scendono in campo per supportare l’azione dei medici e degli infermieri nel combattere gli effetti del coronavirus.
“Su richiesta del Policlinico San Matteo si sta lavorando alla progettazione e produzione mediante stampa 3D di raccordi e connettori non standard con due obiettivi principali – si legge in un comunicato dell’Università -: collegare i sistemi di ventilazione alle porte di evacuazione dei gas anestetici, al fine di ridurre la contaminazione biologica dell’ambiente, ovvero per migliorare l’efficienza dei sistemi di ventilazione (l’idea è promossa da Giorgio Iotti, Anestesia e Rianimazione II al San Matteo); utilizzare per l’evacuazione dei gas respiratori e per l’alimentazione di ossigeno e aria compressa nella Cpap, la ventilazione meccanica (l’iniziativa è di Francesco Falaschi, di Medicina Generale II al Policlinico di Pavia). Su richiesta dell’Asst di Monza si sta lavorando alla stampa 3d di sistemi anche per flussimetri doppi (progettata da Ilaria Vallone, del Dipartimento di Ingegneria Clinica dell’Università di Pavia)”.