TRAPANI – L’allarme Coronavirus non accenna a rientrare. La paura del contagio è arrivata fino alla Sicilia, sfociando in alcuni casi in una vera e propria “psicosi” che sta avendo pesanti ripercussioni economiche ed anche sociali a livello globale.
Ad oggi, la nostra Isola ha registrato solo un caso sospetto: un turista cinese, qualche settimana fa, è stato ricoverato all’ospedale “Cervello” di Palermo con febbre alta.
Grazie agli accertamenti eseguiti tempestivamente, è stato possibile appurare che si trattava solo di un’aggressiva influenza di tipo B.
La paura, però, resta e proprio per questo, è quanto mai opportuno fare una corretta informazione che metta l’opinione pubblica nelle condizioni di conoscere in modo adeguato la reale entità dei rischi a cui sono sottoposti i cittadini ma anche tutte le misure precauzionali messe in campo ad oggi dal ministero della Salute e, a livello locale, dalle Asp isolane per tutelare la salute pubblica.
Allo scopo di fare chiarezza, il Quotidiano di Sicilia ha intervistato Fabio Damiani, Direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani.
Quali azioni sta mettendo in campo l’Asp di Trapani per fronteggiare il Coronavirus? (ci sono altre azioni oltre alla fornitura dei Kit etc.)?
“L’Azienda sanitaria provinciale di Trapani si attiene alle direttive ministeriali e assessoriali impartite, applicando al riguardo un ‘Protocollo Coronavirus’ che contiene precise disposizioni per la gestione dei casi sospetti”.
Le strutture ospedaliere cittadine sono adeguatamente attrezzate?
“Tenuto conto che al momento non c’è Coronavirus in giro, tutti i medici e il personale infermieristico dei Pronto Soccorso e Medicina d’accettazione e urgenza (Mcau) dell’Asp di Trapani sono preparati e istruiti secondo le direttive ministeriali”.
È giunta voce di una carenza di mascherine, Lei può confermare questa notizia?
“Non c’è alcuna carenza, anzi siamo in attesa della consegna di ulteriori forniture”.
Trapani è una città turistica con grandi flussi di passeggeri in arrivo anche dall’aeroporto di Palermo. Ci sono, in questo caso, strategie particolari di prevenzione?
“Relativamente ai flussi di passeggeri in transito dagli aeroporti, esiste un protocollo specifico attivato dal ministero dei Trasporti secondo le linee guida impartite dal ministero della Salute”.
Cosa possono fare i cittadini per ridurre al minimo i rischi di contagio ed evitare l’allarmismo?
“Nel ribadire che al momento sul territorio non c’è virus, è comunque opportuno osservare scrupolosamente le normali precauzioni che si attuano per l’influenza”.