Coronavirus, Messina, il Consiglio di Stato ferma De Luca - QdS

Coronavirus, Messina, il Consiglio di Stato ferma De Luca

redazione web

Coronavirus, Messina, il Consiglio di Stato ferma De Luca

mercoledì 08 Aprile 2020

Da questa mattina controllava che le persone in arrivo sui traghetti provenienti dal Continente fossero registrati, come prevedeva la sua ordinanza, su un sistema web. Ma neanche il parere ha convinto Il sindaco peloritano, "Non ritiro l'ordinanza"

Stamattina era entrata in vigore a Messina la discussa ordinanza del sindaco Cateno De Luca che ha istituito una banca dati on line per disciplinare gli arrivi dallo Stretto.

E stamattina il sindaco ha effettuato alcuni controlli con la Polizia municipale nella Rada San Francesco per verificare se i passeggeri che sbarcano dai traghetti fossero registrati o meno.
L’ordinanza specifica che chi fa ingresso in Sicilia attraverso il Porto di Messina, sia a piedi sia a bordo di un qualsiasi mezzo di trasporto, è tenuto, almeno 48 ore prima dell’orario previsto di partenza, ad accedere al sistema di registrazione on-line www.sipassaacondizione.comune.messina.it.

Il passeggero, secondo l’ordinanza di De Luca, avrebbe dovuto dichiarare di conoscere le disposizioni dei Dpcm e delle ordinanze del presidente della Regione sulla emergenza coronavirus; indicare le motivazione dello spostamento e la località di destinazione, dove trascorrere il periodo di isolamento fiduciario.

Soltanto se i motivi fossero stati ritenuti validi – ma non si comprendeva a giudizio di chi – il richiedente avrebbe potuto accedere alla città di Messina e di conseguenza entrare in Sicilia, altrimenti avrebbe avuto vietato l’ingresso.

L’uso del condizionale è necessario in quanto il Consiglio di Stato, con il parere della prima sezione (n. 735/2020, pubblicato ieri sera), ha espresso con la massima urgenza, parere favorevole sulla proposta del Ministero dell’interno per annullamento, in via straordinaria, dell’ordinanza del Sindaco di Messina.

Nella decisione si richiama un brano dell’ordinanza che ha imposto a “chiunque intende fare ingresso in Sicilia attraverso il Porto di Messina, sia che viaggi a piedi sia che viaggi a bordo di un qualsiasi mezzo di trasporto” l’obbligo di registrarsi, almeno 48 ore prima della partenza, nel sistema dion-line www.sipassaacondizione.comune.messina.it”.

Il contenuto del provvedimento del Consiglio di Stato

La Sezione osserva come “l’annullamento straordinario a tutela dell’unità dell’ordinamento evidenzia oggi una sua rinnovata attualità e rilevanza, proprio a fronte di fenomeni di dimensione globale quali l’attuale emergenza sanitaria da pandemia che affligge il Paese, al fine di garantire il razionale equilibrio tra i poteri dello Stato e tra questi e le autonomie territoriali”.

“Tale potere – ribadisce la sezione – trova la sua ragion d’essere nell’obbligo gravante sul Presidente del Consiglio dei ministri, sancito dall’articolo 95 della costituzione, di assicurare il mantenimento dell’unità di indirizzo politico ed amministrativo, nel quadro di unità e di indivisibilità della Repubblica, di cui all’articolo 5 della costituzione”.

Interventi locali non possono vanificare la strategia complessiva

“In presenza di emergenze di carattere nazionale – conclude il Consiglio di Stato – pur nel rispetto delle autonomie costituzionalmente tutelate, vi deve essere una gestione unitaria della crisi per evitare che interventi regionali o locali possano vanificare la strategia complessiva di gestione dell’emergenza, soprattutto in casi in cui non si tratta solo di erogare aiuti o effettuare interventi ma anche di limitare le libertà costituzionali”.

Al parere delle consiglio di Stato seguirà adesso una deliberazione del Consiglio dei Ministri che dovrà essere recepita con decreto del Presidente della Repubblica.

Il sindaco di Messina, non revoco l’ordinanza

“Io non revoco l’ordinanza anche di fronte questa ulteriore intimidazione. Eviti di pensare così ucciderà tutti i sindaci”.

Lo dice in una diretta Facebook il sindaco di Mesina Cateno De Luca rivolgendosi al ministro dell’Interno dopo il parere del Consiglio di Stato sull’annullamento della sua ordinanza che ha imposto a “chiunque intende fare ingresso in Sicilia attraverso il Porto di Messina” l’obbligo di registrarsi, almeno 48 ore prima della partenza, nel sito creato dal Comune.

“I nostri controlli scientifici sugli ingressi – aggiunge – continuano. Facciamo quello che non hanno fatto lo Stato e la Regione. L’ordinanza era stata anticipata al ministro il trenta marzo scorso. Ora dev’essere annullata da questa procedura, che sembra sia la prima volta che venga adottata in Italia, che costringerà in piena guerra contro il coronavirus il Consiglio dei ministri a riunirsi a deliberare”.

“C’è – dice – un attentato alla democrazia da parte di un pezzo dello Stato”.

De Luca alcuni giorni fa era stato denunciato dal ministro dell’Interno per vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze armate.

La decisione era stata presa da Luciana Lamorgese, “a seguito delle parole gravemente offensive, e lesive dell’immagine per l’intera istituzione che lei rappresenta, pronunciate pubblicamente e con toni minacciosi e volgari”.

De Luca, il dieci per cento senza autorizzazione

Su 229 persone – ha detto De Luca – che stamattina con due traghetti e un aliscafo hanno attraversato lo Stretto 24, il 10,4%, non aveva l’autorizzazione preventiva. A questi ultimi è stata data assistenza tecnica per compilare la scheda tramite applicazione web”.

“Sono assolutamente soddisfatto – ha aggiunto – della risposta fornita dai passeggeri alla piattaforma on-line. Alla prima verifica pratica ha dimostrato di essere uno strumento agile ed efficiente. L’altissimo tasso di registrazioni già nella prima mattina di utilizzo, pari all’86,6% per i passaggi auto e all’89,6% per i passaggi a piedi, dimostra in modo evidente che lo strumento adottato è funzionale e consente di eseguire con estrema velocità i controlli allo sbarco”.

“Noi – ha concluso – in tempo reale siamo stati nelle condizioni di fornire ai siciliani i dati effettivi del transito sullo Stretto, oltre alla tipologia di viaggiatori. Tutti i sindaci sono stati informati degli spostamenti di tali viaggiatori, i quali stanno raggiungendo i rispettivi comuni di destinazione per l’obbligo dell’autoisolamento”.

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