Coronavirus, minacce di morte a sindaco dell'Ennese - QdS

Coronavirus, minacce di morte a sindaco dell’Ennese

redazione web

Coronavirus, minacce di morte a sindaco dell’Ennese

giovedì 09 Aprile 2020

A Piazza Armerina (Enna) per una convenzione con un albergo per ospitare pazienti in realtà stretta dall'Asp. La Procura di Enna ha aperto un fascicolo per diffamazione e minacce gravi. Ma in paese serpeggia la paura che il virus si diffonda

La Procura di Enna ha aperto un fascicolo per diffamazione e minacce gravi dopo avere acquisito l’audio, che girava via whatsapp, con il quale uomo di Piazza Armerina minacciava di morte il sindaco della città dei mosaici, Nino Cammarata.

Al centro della vicenda ci sarebbe l’affitto di un albergo in città, per centomila di euro, nella cui vicinanza c’è anche una casa di riposo per anziani, in cui, in un primo momento, si era pensato sistemare i malati di Covid-19, guariti e in attesa del doppio tampone, dimessi dall’ospedale.

“La convenzione è stata stipulata direttamente tra l’Asp e il proprietario dell’hotel, dunque – dice Cammarata – io come sindaco non c’entro nulla anche se sono stato vittima di sgradevoli minacce”.

“Alloggeremo in questo albergo – spiega il manager dell’Asp, Francesco Iudica – soltanto i parenti di quanti, contagiati o presunti tali, devono stare in quarantena e non hanno dove andare. Nessun positivo al Covid-19. Mentre per i guariti, che devono fare la quarantena, abbiamo individuato l’ospedale di Leonforte”.

Ma le proteste non si placano a Piazza Armerina.

In un video messaggio, diffuso via social, il sindaco torna a chiedere alla dirigenza Asp che vengano ritirati gli ordini di servizio che impongono ai medici dell’ospedale Chiello di Piazza Armerina di prestare servizio, a turno, al Covid Center di Enna.

“Questo – aggiunge Cammarata – significa fare diventare potenziali vettori di contagio proprio gli operatori che poi fanno servizi in ospedali, quali il Chiello, che l’Asp ha deciso Covid fre”.

“Tutti i medici in servizi all’Asp sono necessari al Covid Center – sottolinea Iudica – è più facile infettarsi al supermercato o in farmacia che al Covid Center di Enna dove tutti sono dotati di dispositivi di sicurezza”.

E conferma la positività di un medico del Chiello “che – osserva – non era in servizio da oltre un mese. Avrà contratto il virus altrove”.

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