Coronavirus, Nello Musumeci decide, in Sicilia è coprifuoco - QdS

Coronavirus, Nello Musumeci decide, in Sicilia è coprifuoco

redazione web

Coronavirus, Nello Musumeci decide, in Sicilia è coprifuoco

sabato 24 Ottobre 2020

Dalle 23 alle cinque. Scuole superiori chiuse e dad. Il Governatore, "Siamo in guerra". Il sindaco di Messina protesta con i commercianti. L'Ufficio scolastico regionale: penalizzata l'autonomia e preavviso troppo breve. GUARDA IL VIDEO. LEGGI L'INTERA ORDINANZA

Sospensione delle lezioni in presenza nelle scuole superiori dell’Isola con il contestuale avvio della didattica a distanza, dimezzamento dell’utilizzo dei posti passeggeri nei mezzi trasporti pubblico urbano ed extraurbano, ferroviario e marittimo e soprattutto divieto di circolazione con ogni mezzo dalle ore 23 alle cinque del giorno successivo.

Sono alcuni dei punti contenuti nella nuova ordinanza deI presidente della Regione siciliana Nello Musumeci che prevede misure di contenimento per evitare il diffondersi del coronavirus che entrerà in vigore domani fino al 13 novembre.

Ordinanza elastica che segue fermezza e rigore

“Si tratta – ha dichiarato il Governatore in un video diffuso su Facebook, di un’ordinanza elastica, ma che al tempo stesso segue la linea della fermezza e del rigore”.

GUARDA IL FILMATO CON LA DICHIARAZIONE DI MUSUMECI

“Siamo in guerra – ha aggiunto, rivolto ai Siciliani – e dobbiamo mettere in mostra spirito di sacrificio”.

CLICCA QUI PER LEGGERE IL TESTO COMPLETO DELL’ORDINANZA

Il documento firmato da Musumeci, è scritto in una nota della Regione, “è stato condiviso con il ministro della Salute, Roberto Speranza. I provvedimenti sono frutto del confronto con il Comitato tecnico scientifico siciliano che ha analizzato l’andamento epidemiologico nell’Isola”.

In Sicilia non si registrano criticità

“Va specificato – si legge ancora nella nota – che attualmente in Sicilia non si registrano criticità analoghe a quelle di altri territori del Paese, ma, come rilevano gli stessi esperti, è necessaria una azione di contenimento per evitare situazioni d’allarme nelle prossime settimane”.

I contenuti dell’ordinanza

L’attività di ristorazione – dice l’ordinanza – è consentita dalle ore cinque fino alle 23 e la consumazione in modalità alternative al tavolo è ammessa dalle cinque alle 18.

La domenica, l’attività di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati compresi centri commerciali e outlet, è consentita fino alle 14 tranne edicole, tabaccherie e farmacie.
Le attività di ristorazione anche la domenica potranno aprire fino alle 23.

La domenica e i festivi i prodotti alimentari potranno essere consegnati a domicilio.

Gli spostamenti, vietati dalle 23 alle cinque, si possono fare per esigenze lavorative, situazioni di necessità o urgenza, motivi di salute, o per il rientro al domicilio.

Piscine, palestre centri benessere, centri culturali e sociali possono essere aperti dalle ore otto alle venti, dice l’ordinanza.

Ancora senza ricovero la coppia di contagiati

Intanto si trovano ancora nell’ospedale di Trapani, uno nell’astanteria del pronto soccorso e l’altro in una zona grigia della pneumatologia, i due pazienti positivi che da un giorno aspettano di essere trasferiti in reparti dedicati ai malati di coronavirus in altri ospedali dell’isola.

L’Asp di Trapani stamattina aveva reperito un posto a Marsala ma quando tutto sembrava pronto, è stato occupato da un altro paziente: i due coniugi quindi rimangono a Trapani, in una situazione di stand by.

Protesta di commercianti a Messina, con loro il sindaco

Intanto a Messina duecento persone, soprattutto esercenti, hanno protestato in piazza Cairoli, contro i provvedimenti della Regione, ritenuti troppo restrittivi.

Alla protesta si è aggiunto sindaco Cateno De Luca che ha dichiarato di condividere le lamentele dei commercianti, soprattutto per quel che riguarda le chiusure dei locali.

De Luca, Musumeci riveda il provvedimento

Il primo cittadino, nella sua ordinanza, aveva previsto la chiusura dei locali dalle 0.30 alle 5 di mattina, mentre il presidente della Regione Nello Musumeci ha anticipato la chiusura alle 23, facendo scattare la protesta dei ristoratori.

De Luca si è poi recato in Prefettura, insieme a una delegazione di commercianti, per chiedere al prefetto di “invitare il presidente della Regione a rivedere il suo provvedimento e cercare di dare maggiori opportunità ai commercianti”.

Critico l’Ufficio scolastico regionale

Critico sull’ordinanza l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia.

“Dalla lettura dell’ordinanza – ha detto il dirigente Stefano Suraniti – emerge come la sospensione delle attività in presenza per oltre duecentoquarantamila studenti delle superiori sia legata esclusivamente a ragioni connesse ai trasporti pubblici. Infatti, allo stato attuale risultano in Sicilia solo seicento studenti positivi su oltre settecentomila”.

Colpiti anche gli studenti con disabilità

“La decisione di sospendere le attività didattiche in presenza – ha aggiunto – penalizza anche gli studenti con disabilità, più deboli e a rischio dispersione scolastica. Inoltre non permette lo svolgimento delle attività laboratoriali previste soprattutto dai tecnici e professionali”.

Penalizzata l’autonomia della Scuola

Tutto ciò penalizza “l’autonomia e la flessibilità organizzativa delle istituzioni scolastiche, che già alternavano per il II grado attività in presenza e a distanza”.

Troppo breve il preavviso

“Infine – ha concluso il Dirigente dell’Ufficio scolastico regionale – il breve preavviso non consentirà alle scuole di intervenire tempestivamente e di organizzarsi al fine di rendere fruibile immediatamente per tutti gli studenti la didattica a distanza”.

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