Coronavirus, Orlando, "troppi in strada, adesso basta!" - QdS

Coronavirus, Orlando, “troppi in strada, adesso basta!”

redazione web

Coronavirus, Orlando, “troppi in strada, adesso basta!”

giovedì 02 Aprile 2020

Appello video del Sindaco di Palermo rivolto a tutti i siciliani, "Possiamo evitare, dobbiamo evitare la strage". Il prof. Borsellino, "Rischiamo di finire come la Lombardia". Il proprietario di un market, "Qui due volte al giorno, basta"

“Basta, obbedite restate a casa il ministro dell’Interno ha corretto la circolare specificando che non è cambiato l’ordine di restare a casa”.

Sono le parole del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in un video messaggio, per chiedere a gran voce ai palermitani di continuare a essere prudenti.

La possibilità data dal Viminale di fare uscire i bimbi accompagnati da un genitore è stata infatti letta come un allentamento delle prescrizioni e ieri nei quartieri periferici sono stati visti bambini per strada giocare a pallone.

“Il Ministro della Salute – afferma Orlando nel video messaggio – ha prorogato fino al 13 aprile l’emergenza in tutta Italia. Restate a casa a Palermo e in Sicilia. Possiamo evitare, dobbiamo evitare la strage che si sta verificando in altre città e in altre regioni della penisola. Restate a casa seguite le indicazioni del presidente della Regione ne va della vita vostra e dei vostri cari. Restate a casa. Obbedite”.

Anche Nicolò Borsellino oncologo, primario al Buccheri La Ferla, sulla sua pagina Facebook ha lanciato un appello accorato alla cittadinanza.

“Girano in rete video di una gravità inaudita – afferma – che mostrano come a Palermo la gente sia tornata a popolare le strade. Ho potuto constatare io stesso che le strade sono frequentate da persone che dovrebbero stare a casa. Il rischio è che tra quindici giorni ci troviamo in una situazione simile alla Lombardia”.

“Siamo in trincea – aggiunge – medici e infermieri e impiegati dei supermercati. Vi prego sono sacrifici che stiamo facendo per salvaguardare la salute non sprechiamo tutto”.

E ieri il responsabile di un centro commerciale ha iniziato ad inveire contro i clienti in fila.

“Non è possibile venire qua due volte al giorno. La spesa bisogna farla una volta a settimana – ha urlato – ed invece ho qui scontrini di cinque e sei euro. Così si gioca con la nostra vita…”.

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