Coronavirus, Sergio Mattarella, ora l'Ue intervenga - QdS

Coronavirus, Sergio Mattarella, ora l’Ue intervenga

redazione web

Coronavirus, Sergio Mattarella, ora l’Ue intervenga

venerdì 27 Marzo 2020

Messaggio alla Nazione con un richiamo del Capo dello Stato all'Europa affinché agisca "prima che sia troppo tardi". Per il Presidente indispensabili "iniziative comuni, superando vecchi schemi ormai fuori dalla realtà". GUARDA IL VIDEO

“Stiamo vivendo una pagina triste della nostra storia, abbiamo visto immagini che sarà impossibile dimenticare. Alcuni territori e la generazione più anziana stanno pagando un prezzo altissimo”.

E’ un passaggio del messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha indirizzato alla nazione.

“Nell’Unione europea la Banca centrale e la Commissione, nei giorni scorsi, hanno assunto importanti e positive decisioni finanziarie ed economiche, sostenute dal Parlamento europeo. Non lo ha ancora fatto il Consiglio dei Capi dei governi nazionali. Ci si attende che questo avvenga concretamente nei prossimi giorni”, dice Mattarella.

“Sono indispensabili – aggiunge – ulteriori iniziative comuni, superando vecchi schemi ormai fuori dalla realtà delle drammatiche condizioni in cui si trova il nostro Continente. Mi auguro che tutti comprendano appieno, prima che sia troppo tardi, la gravità della minaccia per l’Europa. La solidarietà non è soltanto richiesta dai valori dell’Unione ma è anche nel comune interesse”.

Mattarella si rivolge ai cittadini nella “difficile emergenza per condividere alcune riflessioni, ne avverto il dovere”. “Un pensiero alle persone che hanno perso la vita in questa epidemia e ai loro familiari. Il dolore del distacco è stato ingigantito dalla sofferenza non poter essere vicini. Stiamo vivendo una pagina triste della nostra storia, abbiamo visto immagini che sarà impossibile dimenticare. Alcuni territorio e la generazione più anziana stanno pagando un prezzo altissimo”.

“Desidero esprimere rinnovata riconoscenza per chi sta fronteggiando per tutti noi la malattia con istancabile abnegazione, i medici, gli infermieri, l’intero personale sanitario cui occorre, in ogni modo, assicurare tutto il materiale necessario. Numerosi sono rimasti vittime del loro impegno generoso”, dice il Capo dello Stato.

“Insieme a loro ringrazio i farmacisti, gli agenti delle forze dell’ordine nazionali e locali, coloro che mantengono in funzione le linee alimentari, i servizi e le attività essenziali, coloro che trasportano i prodotti necessari, le forze armate. A tutti loro va la riconoscenza della Repubblica, come va a scienziati e ricercatori che lavorano per trovare terapie e vaccini contro il virus, ai tanti volontari impegnati per alleviare le difficoltà delle persone più fragili, alla Protezione Civile che lavora senza soste e al commissario nominato dal governo, alle imprese che hanno riconvertito la produzione, agli insegnanti che mantengono il dialogo con gli studenti, a coloro che assistono i nostri connazionali all’estero”.

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