Coronavirus, cosa cambia dal 16, deroghe a rischio - QdS

Coronavirus, cosa cambia dal 16, deroghe a rischio

Luigi Ansaloni

Coronavirus, cosa cambia dal 16, deroghe a rischio

sabato 09 Gennaio 2021

Se fino al 15 gennaio le regole delle zone gialle, arancione e rosse rimarranno sostanzialmente le stesse, appare chiaro a tutti che ci porterà ad una stretta dal 16, ovvero un rafforzamento delle restrizioni

Se fino al 15 gennaio le regole delle zone gialle, arancione e rosse rimarranno sostanzialmente le stesse, appare chiaro a tutti che ci porterà ad una stretta dal 16, ovvero un rafforzamento delle restrizioni. 

LA SITUAZIONE

A suggerire la stretta è il report dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute, che parla di una situazione in continua evoluzione negativa.

Il governo Conte inizierà a lavorare sulla bozza da lunedì 11 gennaio, quando nel frattempo sarà scattata la zona arancione in Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ne illustrerà i contenuti il 13 prima del varo, che stavolta dovrebbe essere accompagnato dalla “solita”conferenza stampa di Giuseppe Conte.

CAMBIAMENTI E CONFERME

Novità sarà il divieto di spostamento anche tra le regioni in zona gialla (che sarà dunque rafforzata) e dalla possibilità di agire “più velocemente” per gli spostamenti di area. Confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5.

In discussione la deroga per le due persone che possono andare a trovare amici e parenti una sola volta al giorno rispettando il coprifuoco.

Si parla di una differenziazione dell’ambito di regione se il territorio si trova in zona gialla o in ambito comunale se la zona è arancione o rossa.

Una deroga in discussione perchè ormai è chiaro a tutti che i divieti sono stati aggirati in molti casi e che i cenoni di Natale e di Capodanno abbiano già portato i “primi frutti”, ovvero un aumento di contagi in famiglia.

Per bar e ristoranti sarà confermata l’apertura nelle regioni gialle fino alle 18 mentre dovrebbero ancora rimanere chiuse palestre e piscine.

L’ipotesi su questo fronte è di legare aperture e chiusure al sistema delle fasce, con la possibilità di consentire gli allenamenti nelle regioni gialle, ma prima dovrà esprimersi il Comitato Tecnico Scientifico.

COME CAMBIERANNO LE ZONE

Questa è la vera novità. Dopo l’abbassamento della soglia dell’Rt (1,25 per la zona rossa e 1 per l’arancione), per determinare il posizionamento nelle fasce, il governo sta pensando di introdurre un’ulteriore stretta.

Se l’incidenza settimanale dei casi è superiore a 250 ogni 100mila abitanti scatta in automatico la zona rossa.

La proposta, avanzata dall’Istituto superiore di Sanità, è stata condivisa dal Cts e dovrà essere concordata con le Regioni.

Un incontro tra il governo e le regioni non è ancora stato fissato ma è probabile che si tenga all’inizio della prossima settimana in vista della scadenza del Dpcm il 15 gennaio.

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