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Corruzione, arriva portale per il whistleblowing

redazione

Corruzione, arriva portale per il whistleblowing

giovedì 10 Dicembre 2020

Lanciata dal ministero della Giustizia la piattaforma informatica protetta per ricevere segnalazioni di illeciti. "Chi non vuole voltare la testa dall'altra parte ma intende denunciare, da oggi ha uno strumento in più per farlo", ha detto Bonafede

ROMA – In occasione della Giornata internazionale contro la corruzione, che si è celebrata ieri, il ministero della Giustizia mette in esercizio un portale informatico per raccogliere le segnalazioni di whistleblowing (https:\whistleblowing.giustizia.it).

La piattaforma – un software open source protetto – permette la compilazione, l’invio e la ricezione delle segnalazioni di presunti fatti illeciti al Responsabile della prevenzione corruzione e della trasparenza (Rpct) nel rispetto di tutte le tutele previste dalla legge. Il portale utilizza infatti un protocollo di crittografia in grado di garantire la riservatezza dell’identità del segnalante, del contenuto della segnalazione e della documentazione allegata. Il whistleblower avrà inoltre la possibilità di accedere in ogni momento alla propria segnalazione tramite un codice identificativo univoco, dialogando in modo anonimo e spersonalizzato con il Rpct.

Potranno effettuare segnalazioni tutti coloro che, in ragione del loro rapporto di lavoro, siano venuti a conoscenza di condotte illecite (in primo luogo, dunque, i dipendenti del Ministero, ma anche chi opera all’interno di imprese fornitrici di beni o servizi, oppure che realizzano opere in favore dell’amministrazione).

Per assicurare l’efficace attuazione del disposto normativo e proteggere gli autori delle segnalazioni, il ministero della Giustizia ha anche costituito un apposito “Gruppo di lavoro a tutela del whistleblower”, a supporto del Rpct.

“La segnalazione delle condotte illecite di cui si è venuti a conoscenza svolgendo il proprio lavoro è fondamentale – afferma il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede -. Chi non vuole voltare la testa dall’altra parte ma intende denunciare, da oggi ha uno strumento in più per farlo, contribuendo così a rendere il Ministero con le sue numerose articolazioni una amministrazione migliore e più integra”.

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