Lockdown per non vaccinati in Italia, cos'è il 2G che spopola in Europa - QdS

Lockdown per non vaccinati in Italia, cos’è il 2G che spopola in Europa

Luigi Ansaloni

Lockdown per non vaccinati in Italia, cos’è il 2G che spopola in Europa

giovedì 18 Novembre 2021

Lockdown solo per i non vaccinati non convince in Italia, e ancora meno in Sicilia, ma di fronte alla crescita dei contagi da covid nel dibattito sale alla ribalta il green pass 2G, ovvero il rilascio del certificato verde – sull’esempio di Austria e Germania – solo per vaccinati (geimpft) o guariti (genesen), escludendo il tampone negativo.

La soluzione 2G in Italia si inserirebbe nelle discussioni sulle regole da adottare in caso di eventuali passaggi di regioni in zona arancione o zona rossa.

Alcune Regioni alle prese con la nuova ondata di contagi da coronavirus sono a rischio zona gialla e misure più restrittive. Di fronte a questa prospettiva i governatori chiedono che queste regole valgano per i non vaccinati e non per chi il vaccino anti Covid lo ha fatto. Riflettori accesi sul Green pass, anche se per ora i criteri per ottenere la certificazione verde non cambiano.

L’ipotesi di Sileri

Il lockdown per i non vaccinati proposto da alcune Regioni “non è la strategia da attuare con i numeri odierni. C’è qualche area del Paese che rischia di finire in zona gialla, ma la zona gialla non prevede grosse restrizioni, quindi al momento non vi è motivo di fare restrizioni per i non vaccinati, cosa che eventualmente può essere valutata se qualche territorio dovesse passare in arancione“. Lo chiarisce Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus.

Questa possibilità “va tenuta sul tavolo, come tante altre opzioni, e si valuta di settimana in settimana a seconda dell’evoluzione dei numeri. In una guerra contro un virus mutevole come questo – sottolinea – le opzioni devono essere tenute tutte sul tavolo e devi essere in grado di mutuare le soluzioni essendo elastico. Credo che sicuramente servano degli aggiustamenti, però quello che viene fatto è sicuramente compatibile con l’andamento della curva epidemiologica. E’ innegabile che abbiamo una situazione sotto controllo che deve essere monitorata – rimarca Sileri – come tale piccoli aggiornamenti possono essere fatti in itinere”.

La situazione in Germania e Austria

In Germania la regioni tedesche hanno già inasprito le restrizioni senza aspettare il governo centrale di Berlino. Dopo la Baviera, che ha imposto il 2G per alberghi e ristoranti e cancellato il mercato di Natale a Monaco, è stato il turno del Nord Reno Westfalia.

Anche in questo Land, il più popoloso della Germania, il premier Hendrik Wuest ha imposto il 2G. Per particolari eventi, come quelli legati alla tradizione dell’inaugurazione del carnevale, servirà un “2G plus”, ovvero vaccinai o guariti dovranno esibire anche un tampone negativo.

In Austria il lockdown per i non vaccinati contro il Covid, scattato lunedì 15 novembre, durerà almeno 10 giorni. Alle persone non vaccinate sarà permesso lasciare le proprie case solo per andare a lavorare, peri i servizi essenziali o per emergenze mediche.

Sono previste multe fino a 1.450 euro per chi violerà il lockdown, ad eccezione degli studenti. L’obiettivo del lockdown è di incoraggiare le vaccinazioni e di ridurre i contatti sociali di circa il 30%. Al momento circa il 65% della popolazione è vaccinata.

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