Allarme Gimbe, "L'obiettivo scuola in presenza al 100% è a rischio" - QdS

Allarme Gimbe, “L’obiettivo scuola in presenza al 100% è a rischio”

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Allarme Gimbe, “L’obiettivo scuola in presenza al 100% è a rischio”

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mercoledì 22 Settembre 2021

"Il rischio zero a scuola non esiste - dice Nino Cartabellotta - serve un approccio multisistema", e sostiene l'opportunità di fare degli screening sistematici a campione tra gli studenti.

“L’obiettivo del governo di garantire la scuola in presenza al 100% rischia di essere fortemente disatteso come dimostra il numero di classi e studenti già in quarantena. E’ una strategia molto rischiosa puntare esclusivamente sulla vaccinazione senza screening sistematici e interventi di sistema su aerazione, ventilazione e gestione trasporti”.

Lo ha detto il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta partecipando ad un evento promosso da Cittadinanzattiva nel quale ha presentato un’anteprima del Report Gimbe sulla Sicurezza covid 19 nelle scuole.

“Il rischio zero a scuola non esiste – dice Nino Cartabellotta – serve un approccio multisistema” per combattere la diffusione del Covid nelle scuole, perchè – stando ad alcune simulazioni – anche se ci sono gli studenti e il personale vaccinato, si usano le mascherine, c’è il distanziamento, si fanno gli screening, un 13% di studenti rischia comunque di infettarsi.

“L’ipotesi di abbandono delle mascherine anche se tutti sono vaccinati in classe non poggia su alcuna evidenza scientifica”. – ha continuato il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta – “Gli studi evidenziano – ha spiegato l’esperto – che le mascherine riducono il rischio di contagio anche se tutti gli studenti sono vaccinari del 50% per la bassa immunità, del 35% per la media immunità e del 24 % per l’alta immunità. Con la variante le percentuali salgono al 70% al 57% e al 41%.

Intanto è arrivato il via libera dell’Aula della Camera al decreto legge green pass bis, che contiene anche le misure relative alla riapertura di scuole e università ‘in presenza, riservando l’eventuale ‘dad’ solamente a singole istituzioni scolastiche (o alle zone ‘rosse’) e all’obbligo di certificazione verde sui mezzi di trasporto. I voti a favore sul provvedimento, che va convertito entro il 5 ottobre e va al Senato, sono stati 335, 51 i no e tre astenuti. Deputati della Lega quasi per metà assenti nell’Aula della Camera al voto finale sul dl green pass bis. Dai tabulati si evince che solo 69 deputati del Carroccio su un totale di 132 hanno partecipato alla votazione.

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