Più di 160 ex leader mondiali e personalità di spicco mondiale hanno sottoscritto “un appello urgente al G20” perchè sia garantito il vaccino contro il Covid-19 ai paesi in via di sviluppo. Nella lettera indirizzata al presidente del Consiglio Mario Draghi, che domani aprirà a Roma i lavori del G20, i firmatari hanno chiesto di “considerare il vertice come un’opportunità per affrontare la distribuzione non equa” del vaccino, ricordando che “il 70% delle oltre sei milioni di dosi somministrate nel mondo è andato a pochi paesi e solo il 2% delle persone nei paesi a basso reddito ha ricevuto un vaccino”.
Nella lettera, pubblicata oggi dal Financial Times, si precisa che “Stati Uniti, Unione europea, Regno Unito e Canada avranno 240 milioni di vaccini inutilizzati entro la fine di questo mese.
Dato che arriverà a 1,1 miliardi nei prossimi quattro mesi. Con un piano concreto concordato dai paesi del G7 e sostenuto dal G20, e con l’aiuto delle forze armate di questi paesi, possono essere trasportati immediatamente in aereo nei paesi più bisognosi”, hanno dichiarato i firmatari, tra cui figurano 36 ex presidenti, 30 ex primi ministri e altri 100 leader, tra cui l’ex segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. (askanews)