Covid, Brusaferro, "Italia tra Paesi con meno circolazione virus" - QdS

Covid, Brusaferro, “Italia tra Paesi con meno circolazione virus”

Antonino Lo Re

Covid, Brusaferro, “Italia tra Paesi con meno circolazione virus”

venerdì 17 Settembre 2021

Lo ha affermato il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia

“L’Italia si sta schiarendo in una Europa dove la circolazione del virus sta lentamente decrescendo. L’Italia si caratterizza come uno dei Paesi con la circolazione più contenuta. La curva in Italia è rimasta contenuta, e ciò grazie alle vaccinazioni, e nell’ultimo periodo c’è un decremento”. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia.

“La trasmissibilità con l’indice Rt e ricoveri mostrano una decrescita. L’età mediana di chi contrae l’infezione è in leggera crescita a 38 anni, e di ingresso in intensiva è 62-63 anni. I casi sono in decrescita tra i giovani”.

“La curva epidemica è in decremento e l’indice di trasmissibilità Rt è sotto la soglia epidemica: ciò ci fa prevedere che anche nei prossimi giorni ci sarà una circolazione del virus stabile o in lieve diminuzione”. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi del monitoraggio settimanale della Cabina di regia. Ma “assunto che la variante Delta è dominante e più trasmissibile – ha avvertito – è importante elevare la copertura vaccinale con ciclo completo”.

LE PAROLE DI REZZA

“I dati di questa settimana sono abbastanza confortanti, sia per la trasmissibilità Rt sia per l’incidenza e il tasso in calo dei ricoveri, la situazione è quindi abbastanza positiva. Stanno però riprendendo attività e scuole e a fronte della diffusione della variante Delta bisogna continuare a mantenere precauzioni”. Così il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza in conferenza stampa per illustrare il monitoraggio settimanale della Cabina di regia.

“I vaccini stanno dimostrando una ottima capacità di proteggere dalla malattia Covid-19 grave. Il messaggio da dare è che possiamo ritornare a convivere col virus e riprendere molte attività ma mantenendo sempre precauzioni per tenere l’epidemia sotto controllo”.

LE VARIANTI

In Italia negli ultimi 45 giorni l’88,7% dei tamponi sequenziati è risultato positivo alla variante delta del virus Sars-CoV-2 (contro l’88,1% registrato nel bollettino del 3 settembre). È invece quasi sparita la variante alfa, allo 0,4% (sempre negli ultimi 45 giorni, mentre nel bollettino precedente era al 2,3%) così come la Gamma (allo 0,1% dallo 0,4%). I dati sono contenuti nel nono bollettino dell’Istituto superiore di sanità ‘Prevalenza e distribuzione delle varianti di SARS-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica in Italia’, e si riferiscono alle sequenze depositate tra il 31 luglio e il 13 settembre 2021 sulla piattaforma I-Co-Gen.

Come atteso, spiega l’Iss, questi dati differiscono leggermente da quelli dell’ultima ‘flash survey’ (prevalenza stimata della variante delta pari al 99,7%) che invece sono relativi ad una indagine di prevalenza effettuato su un campione significativo di casi selezionato nella sola giornata del 24 agosto. Negli ultimi 45 giorni (31 luglio – 13 settembre 2021), è rimasto costante il numero di casi di infezione da SARS-CoV-2 con genotipizzazione/sequenziamento segnalati al Sistema di Sorveglianza Integrata COVID-19: un totale di 8.255 rispetto agli 8.300 riportati nel periodo precedente (17 luglio – 30 agosto 2021).

In questo periodo di riferimento, il numero di segnalazioni di casi causati dalla variante Delta è ancora superiore al numero di segnalazioni per tutte le altre varianti monitorate. Nuovi casi di infezione sono stati segnalati in quasi tutte le provincie.

Negli ultimi 45 giorni, in Italia, è stato identificato un solo caso della variante Mu. Lo segnala il nono bollettino dell’Istituto superiore di sanità (Iss) ‘Prevalenza e distribuzione delle varianti di Sars-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica in Italia’, che si riferisce ai tamponi sequenziati tra il 31 luglio e il 13 settembre 2021.

È comunque “fondamentale – avverte l’Iss – continuare a monitorare queste varianti per identificare rapidamente eventuali minacce emergenti”. Negli ultimi 45 giorni “fra i lignaggi non oggetto di monitoraggio da parte del Sistema di Sorveglianza Integrata Covid-19, ed identificati nella piattaforma I-Co-Gen – si rileva nel bollettino – meno dell’1% è rappresentato da VUM (Variant under Monitoring – lignaggi: B.1.1.318) e VOI (Variant of Interest – lignaggi: B.1.621 (variante Mu), C.37, C.37.1 (variante lambda).

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