Riapre il centro vaccinale di Petralia Sottana, somministrazioni in orari d’ufficio - QdS

Riapre il centro vaccinale di Petralia Sottana, somministrazioni in orari d’ufficio

Antonino Lo Re

Riapre il centro vaccinale di Petralia Sottana, somministrazioni in orari d’ufficio

giovedì 16 Dicembre 2021

Il servizio di vaccinazione verrà garantito tutti i giorni della settimana, per gli adulti dalle 8:00 alle 14:00 e il giovedì pomeriggio, dalle 14:30 alle 17.30

Il Direttore Generale dell’ASP di Palermo, Daniela Faraoni, ha mantenuto l’impegno di riportare al “Madonna SS. dell’Alto” il Centro vaccinale di riferimento delle Madonie. La somministrazione del vaccino avverrà solo in orari d’ufficio. Dopo la chiusura del centro, ospitato in locali inadeguati dell’Ospedale e il trasferimento in un luogo altrettanto inidoneo, all’interno dell’ex Convento Domenicano di Petralia Sottana – in pieno centro storico – si sono sollevate diverse critiche.

Ritorno alla normalità

QdS.it ha documentato più volte la condizione dei locali e l’inadeguatezza degli stessi, raccogliendo anche il dissenso del primo cittadino di Petralia Sottana, Leonardo Neglia e del segretario di zona della CGIL, Lillo Spitale.
Da questa mattina tutto dovrebbe tornare alla normalità e, anche in modalità Open Day, gli utenti avranno la possibilità di ottenere la dose di vaccino Covid-19 in ambienti riscaldati, accoglienti e, soprattutto, dignitosi.
La Direzione dell’Azienda in poche ore ha messo in moto la macchina organizzativa che ha portato a trasformare i locali destinati a punto di ristoro del Presidio, non ancora affidati, nonostante da tempo una società avesse manifestato l’interesse a garantire il servizio, a seguito di un avviso pubblico, pubblicato dagli Uffici dell’Asp.
Rimarrà il disservizio e chissà per quanto tempo, pare che, un Dirigente dell’Ente non abbia voluto procedere all’affidamento diretto, in quanto ci sarebbe stata una sola richiesta. In attesa di dirimere la questione l’ASP ha tirato dritto e a ragione.

Un corridoio per bambini

Il servizio di vaccinazione verrà garantito tutti i giorni della settimana, per gli adulti dalle 8:00 alle 14:00 e il giovedì pomeriggio, dalle 14:30 alle 17.30. La promessa di allestire anche un “corridoio” per i bambini è stata altresì mantenuta. Al “dell’Alto” di Petralia Sottana, i piccoli verranno accolti – al momento da “Babbo Natale” – tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 16:00, in una fascia oraria compatibile con gli orari scolastici. Tuttavia, sarebbe in discussione un’altra ipotesi, ovvero di prevedere, con ingresso dedicato al “corridoio”, gli stessi orari degli adulti.

Proposta che non è compatibile con gli impegni scolastici, in considerazione del fatto che agli adulti sarebbe dedicato un solo pomeriggio a settimana. Quindi, in pochi metri, i tecnici dell’Asp sono riusciti a prevedere tre “corridoi”, una per i bambini e due per gli adulti. Stabiliti gli orari, i turni e le modalità di accesso, adesso tocca alle regole di inoculazione, che, fa sapere l’Asp, sono adeguate a quelle di tutti gli Hub regionali: vaccino Moderna, prima e terza dose per gli adulti, Pfizer, seconda dose e per i bambini.

Servirebbe un ulteriore sforzo

Tuttavia, ci sarebbe da fare una riflessione sugli orari, anche in considerazione della recrudescenza dei contagi, di cui nelle ultime ore sono interessate le alte Madonie. In piena campagna vaccinale non si può fissare un orario “d’ufficio” per la gestione dell’emergenza, occorre un ulteriore sforzo da parte dell’Azienda nel prevedere un adeguato numero di medici. Al momento lo sforzo del “anamnesi” ricade tutto sul responsabile del Dipartimento di Prevenzione del Distretto Sanitario di Petralia Sottana, Mariano Di Gangi, che nottetempo si è visto catapultare dai locali dell’ex Convento (dove ha sede il suo Ufficio) in “corsia”.

Era già accaduto in passato. L’Asp, a seguito della forte attenzione dei media sui vaccini somministrati a persone e personalità madonite, che avrebbero saltato il turno, ha chiesto a Di Gangi di fare un turnover con il collega del Distretto di Lercara Friddi.

Ad “acque calme” ognuno è ritornato al proprio posto, tuttavia, non abbiamo notizie in merito all’inchiesta delegata ai Nas di Palermo sulla regolarità delle procedure di somministrazione. Basterebbe un altro medico, o al massimo due. Infermieri e amministrativi potrebbero essere impiegati quelli già in forza al Dipartimento di Prevenzione del Distretto.
Ci sarebbe personale a sufficienza anche per assistere gli utenti a compilare i moduli analogici (in questi mesi in tutti gli Hub regionali sono state consumate tonnellate di carta. Si poteva fare diversamente?) che servono più a tutelare l’Asp dai presunti effetti collaterali del farmaco che a tutto il resto. Basterebbe dotare la sala di attesa di un tavolo adeguato.
Una cosa è certa. Non è il tempo di guardare l’orologio.

Vincenzo Lapunzina

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