Covid, Cimo: “A Palermo Policlinico senza tecnici, servizio ridotto” - QdS

Covid, Cimo: “A Palermo Policlinico senza tecnici, servizio ridotto”

redazione

Covid, Cimo: “A Palermo Policlinico senza tecnici, servizio ridotto”

martedì 11 Agosto 2020

Da ieri è stata rimodulata l’attività di uno dei due centri analisi dei tamponi
“Ancora una volta emerge l’inadeguata governance sanitaria del capoluogo”

PALERMO – Da ieri è sospeso, per mancanza di personale tecnico, il servizio continuato del laboratorio di riferimento regionale per la Sicilia Occidentale per l’emergenza Covid-19. L’attività sarà garantita dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, esclusi notturni e festivi. Lo afferma, in una nota, il commissario straordinario del Policlinico di Palermo Alessandro Caltagirone.

“È stata ridotta l’attività di uno dei due centri di analisi dei tamponi del Policlinico – dice il vice segretario regionale del Coordinamento italiano medici ospedalieri (Cimo) Angelo Collodoro – quindi ancora una volta emerge l’inadeguata governance sanitaria del capoluogo siciliano. Non ci sono più tecnici di laboratorio al Policlinico a causa del ricorso a contratti atipici, quindi al lavoro precario, che in un primo tempo utili a fronteggiare l’emergenza. Nel frattempo l’Asp di Palermo non si è resa autonoma nella diagnostica e nella refertazione dei tamponi Covid sulle 24 ore, dipendendo dal Policlinico: un cane che si morde la coda”.

Collodoro punta il dito sull’acquisto di “inutili ed inefficienti ‘test rapidi’, ma non di capacità di lavorazione dei tamponi” e accusa: “I malati, pur non essendo in periodo di picco, stazionano anche 10, 15 ore nei Pronto Soccorso in attesa dell’esito dei tamponi necessari per il ricovero, creando intasamenti ed affollamenti in presidi sanitari con ‘zone grigie’ non adeguate”. Una situazione questa che, secondo il vice segretario regionale del Cimo “sottopone a stress il personale che opera nelle aree d’urgenza, considerato il periodo di ferie e la cronica carenza di personale”.

“È con grande amarezza – conclude Collodoro – che facciamo rilevare come nella Asp di Palermo si trovi il tempo di selezionare tecnici per cardiofitness e pilates, ma non tecnici di laboratorio per rendere l’azienda autonoma h 24 nello smaltimento della diagnosi dei tamponi”.

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