Covid, Costa, "Stato di emergenza fino a ottobre, settimana decisiva" - QdS

Covid, Costa, “Stato di emergenza fino a ottobre, settimana decisiva”

Antonino Lo Re

Covid, Costa, “Stato di emergenza fino a ottobre, settimana decisiva”

lunedì 19 Luglio 2021

Il sottosegretario alla salute ha dichiarato: "C'è in campo anche l'ipotesi fino a gennaio". E sui vaccini: "Chi è vaccinato, in caso di contagio, non infetta perché ha una carica virale molto bassa"

“Credo che l’intendimento sia di prolungare lo stato di emergenza fino a fine ottobre. C’è in campo anche l’ipotesi fino a gennaio ma credo che si possa ragionare su un primo step ad ottobre e poi, naturalmente, valuteremo”. Lo afferma all’ANSA il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Questa sarà la settimana decisiva in cui si prenderanno alcune decisioni. Per quanto riguarda il prolungamento dello stato di emergenza, considerando anche che siamo nel pieno della campagna vaccinale, credo – ha detto – che la struttura emergenziale del commissario Figliuolo sia ancora utile per proseguire e portare a termine questo percorso”.

“La modifica dei parametri verrà fatta entro questa settimana e prima di venerdì, in modo che venerdì, quando decideremo i colori per le regioni, lo faremo già con i nuovi parametri. La decisione sarà presa in Cdm, probabilmente mercoledì o giovedì. Verranno finalmente modificati i parametri e si darà molto più peso – spiega – agli ospedalizzati e alle terapie intensive, perché c’è la consapevolezza che di fronte ormai a oltre 27 milioni di cittadini vaccinati non ha più senso dare così tanto rilievo al numero de contagiati”.

“Rispetto all’estensione del green pass, l’idea è quella di pensare a una modulazione e gradualità a seconda del quadro della regione: si possono cioè prevedere intensificazioni dell’utilizzo del green pass a seconda della situazione. Se c’è una situazione che peggiora, automaticamente – spiega – ci può essere un’applicazione più ampia del green pass. E’ un ragionamento di buon senso: se una Regione rimane bianca ci può essere un tipo di utilizzo di green pass, ma se una Regione ha criticità maggiori, piuttosto che chiudere si applica il green pass più restrittivo”.

Costa ha parlato anche dei due medici dell’hub di Palermo trovati positivi alla variante Delta. “Uno dei due positivi è venuto a vaccinare qualche volta da noi ma sono sempre stati rispettati i protocolli di sicurezza. Abbiamo verificato tra i contatti stretti, 6-7 persone ciascuno, e la situazione appare sotto controllo. Il dipendente non aveva sintomi e, cosa più importante, abbiamo avuto dimostrazione del fatto – sottolinea Costa – che il vaccino funziona. Chi è vaccinato, in caso di contagio, non infetta perché ha una carica virale molto bassa. Oggi, come ogni lunedì, faremo attività di screening tra il nostro personale”.

Secondo Costa la notizia era rimbalzata, ingigantendosi, tra i “no vax” che conducono la loro campagna contro i vaccini. Stando a una rilevazione fatta dalla Fondazione Gimbe solo il 38,9% dei siciliani ha completato il ciclo (dose unica o doppia dose). Gli over 80 con ciclo completo sono al 77,9%. Nella fascia 70-79 la percentuale scende a 68,1%. La percentuale di popolazione 60-69 anni con ciclo completo è pari al 58% a. La percentuale di popolazione over 60 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari a 21,8% (media Italia 12,4%).

“Un’altra novità all’ordine del giorno è che si va verso la concessione del green pass non più dopo 15 giorni dalla prima dose di vaccino ma dopo il completamento del ciclo vaccinale con le due dosi. E’ probabile che si vada in questa direzione”.

Di fatto, ha rilevato Costa, “già tutti sono prenotati per la seconda dose e le Regioni sono tornate a fare i richiami dopo 21 giorni come era inizialmente”. Prima, ha ricordato, “si era data la possibilità di allungare i tempi per la seconda dose per cercare di dare una spinta maggiore alle prime dosi”. Oggi, “analizzando i dati, mediamente su 500mila dosi somministrate al giorno, circa 300-330mila sono seconde dosi e 150-170mila sono prime dosi”. E’ “un’ipotesi sul tavolo – ha aggiunto – su cui si sta ragionando, e verrà deciso tutto questa settimana”. Quanto alla possibilità di una terza dose vaccinale, “siamo in attesa delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico che sta valutando le evidenze scientifiche. Non appena avremo indicazioni da parte della scienza – conclude Costa – saremo pronti, perchè la struttura per somministrare la terza dose è già pronta nel nostro Paese”.

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