Covid, il M5s al Governo, via Musumeci come commissario - QdS

Covid, il M5s al Governo, via Musumeci come commissario

redazione web

Covid, il M5s al Governo, via Musumeci come commissario

giovedì 15 Aprile 2021

Il Governatore, assessore alla Salute ad interim, assente alle audizioni all'Ars su dati Covid e contagi. Definite dai medici di Cimo "Squallido teatrino assolutorio". L'Antimafia indaga sulla Sanità

“I cittadini siciliani meritano una gestione dell’emergenza da Covid 19 efficiente e competente: falsare i dati sulla pandemia significa mentire sulla reale situazione della regione, mettendo quindi in pericolo la salute dei cittadini siciliani”.

Con queste parole il deputato siciliano del Movimento 5 Stelle Davide Aiello ha annunciato “un’interrogazione a prima firma della deputata Marialucia Lorefice per procedere alla nomina di un nuovo commissario all’emergenza Covid, in sostituzione del governatore Nello Musumeci”.

“Bisogna agire in fretta – ha aggiunto Aiello – , per permettere alla Sicilia di uscire dal caos gestionale in cui si trova e ridare fiducia ai cittadini siciliani nelle istituzioni. La vicenda dei dati falsi sulla pandemia trasmessi all’Istituto superiore di sanità, emersa dalle indagini della Procura di Trapani, è gravissima e necessita di provvedimenti urgenti da parte del Governo”.

Due audizioni all’Ars

Sui temi della Sanità e dei dati Covid, ieri all’Ars si sono svolte due distinte audizioni di dirigenti e commissari regionali davanti alle Commissioni Sanità e Antimafia, chiamati a rispondere delle criticità emerse nelle ultime settimane e sull’andamento dei contagi.

Mario La Rocca, direttore della Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, ha negato qualunque ritardo nella adozione di provvedimenti restrittivi.

“Quando il governo Musumeci ha firmato l’ordinanza per la ‘zona rossa’ a Palermo, e poi anche nella provincia – ha spiegato -, il dato era di 209 contagi su 100 mila abitanti ma avevamo la percezione di una maggiore diffusione delle varianti e registravamo pure la pressione sugli ospedali. Quel dato ora è consolidato: l’incidenza è di 275 casi su 100 mila abitanti”.

Musumeci assente all’audizione

Una spiegazione che tuttavia non ha convinto l’opposizione.

In particolare i parlamentari del M5s hanno lamentato l’assenza del presidente della Regione Musumeci che ha assunto l’interim della Sanità dopo le dimissioni dell’assessore Razza legate all’inchiesta della magistratura sui falsi dati che sarebbero stati comunicati al Ministero.

Quanto alla comunicazione di falsi dati, davanti all’Antimafia, rispondendo a una precisa domanda del presidente Claudio Fava, La Rocca ha affermato che “In nessun modo il Cts è coinvolto nella fase di raccolta dati e di trasmissione”.

L’Antimafia indaga sulla Sanità

A questo punto l’Antimafia regionale ha chiesto con una nota ufficiale i dati sulle gare per beni e servizi, sull’assunzione di personale, sui conferimento degli incarichi.

La richiesta è stata rivolta ai dirigenti del soggetto attuatore per l’emergenza Covid, della Protezione civile regionale, della Centrale unica di committenza e ai dipartimenti della Sanità

“E’ uno dei capitoli in cui si gioca la credibilità della Regione”, ha detto il presidente Fava a conclusione delle audizioni.

I sindacati dei medici, “Teatrino assolutorio”

Polemiche sulle audizioni anche da parte del sindacato dei dirigenti medici Cimo: “Si resta basiti e attoniti – ha detto il vicesegretario regionale Angelo Collodoro – nell’apprendere le dichiarazioni del commissario per l’emergenza Covid a Palermo Renato Costa rese alla commissione sanità dell’Ars. Si resta basiti nel leggere che a Palermo non c’è stato il tracollo degli ospedali”.

“C’è da chiedersi – ha aggiunto – come viene immaginato il tracollo. Con gli ospedali da campo? I posti Covid di Palermo e provincia sono saturi i medici dei pronto soccorso fanno i salti mortali per trovare ed assicurare posti letto foss’anche a Marsala. Teatrino patetico ed assolutorio, come da copione, quello andato in scena in Commissione sanità”.

“Scene di un film già visto un anno fa – ha sottolineato – uno squallido teatrino della politica con dati forniti da coloro che taroccavano il numero dei posti letto già a novembre. Ma il fatto è che il re è nudo e non è più credibile, posto che lo fosse mai stato. Avanti così con i numeri al lotto”.

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