Se n’è andato circondato dalle persone che gli han voluto bene tutta una vita. La chiesa non era strapiena solo per il rispetto delle norme Covid, ma in molti, moltissimi, hanno seguito il suo addio sui social e su Youtube. Come fosse una persona famosa.
E per chi lo ha conosciuto, e per chi è cresciuto in zona, Mario famoso lo era per davvero.
Il suo funerale ha commosso nella sua semplicità, come era lui. In un momento terribile, non solo per la comunità.
Lui era semplice, ma mai banale. Sopra la bara una sua foto e una bandiera della “sua” Juventus, la squadra del cuore, oltre quella del Tusa, di cui per tanto tempo è stato presidente, onorario e non.
Mario era un avvocato di 45 anni, morto dopo essere stato colpito da una trombosi nelle scorse settimane. Il legale era giunto nel nosocomio messinese la notte tra la domenica di Pasqua e lunedì dopo essersi sentito male.
Turrisi era stato sottoposto al vaccino Astrazeneca insieme ad altri avvocati (poi la somministrazione al comparto giustizia era stata sospesa). Proprio in quell’occasione sul suo profilo aveva postato una sua foto con la scritta “Io mi vaccino” per sottolineare l’importanza della campagna vaccinale. Dopo pochi giorni dal siero l’uomo aveva cominciato però ad accusare forti mal di testa.
Il giorno prima del malore, mostrando ancora una volta la sua grandissima generosità, aveva scritto sui social di essere a disposizione per portare la spesa a chi fosse risultato positivo al covid.
Nei giorni scorsi i familiari hanno dato il consenso all’espianto degli organi, rispettando anche la sua volontà di donazione manifestata in occasione del rinnovo del documento d’identità, da parte dello stesso Mario Turrisi, all’Ufficio anagrafe del Comune di Tusa.
I funerali si sono svolti nella chiesa Maria Santissima Assunta, nel rispetto della norme Covid. Prima, la bara di Mario è passata da Castel di Tusa, dalle “lampare”, dove è stata salutata, davanti al suo mare.
“Sembra ieri la tua ultima storia che ha da cornice la rocca grande e quello scorcio di mare dove tu eri il protagonista indiscusso. È proprio lì che voglio continuare a ricordarti vestito solo del necessario e la tovaglia sulla spalla — scrive una sua amica su Facebook -. Sei stato prezioso per la nostra comunità, sempre pronto a tendere la mano all’altro. Non per nulla il tuo ultimo post era rivolto a chi si trova in difficoltà, il tuo ultimo gesto prima del grande viaggio donare parti di te per salvare altre vite.
Grazie per avermi incoraggiare ad andare avanti nel mio percorso, a dirmi di non fermarmi. Grazie per avermi regalato in diverse occasioni il tuo sapere. Grande gentiluomo sono sicura che sei già in Paradiso, perché la tua anima solo nella gloria eterna può essere accolta e sono altrettanto sicura che starai ridendo delle tue battute con chi come te è quel posto che merita. Arrivederci Mario”.