Covid, "niente mascherina da giugno e si valuta green pass con prima dose" - QdS

Covid, “niente mascherina da giugno e si valuta green pass con prima dose”

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Covid, “niente mascherina da giugno e si valuta green pass con prima dose”

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lunedì 10 Maggio 2021

Secondo il sottosegretario alla Salute è vicino in Italia il "ritorno alla normalità". Presto si potrà stare all'aperto senza mascherina e il coprifuoco slitterà a mezzanotte

“Togliersi la mascherina all’aperto? Concordo con questa ipotesi quando saranno raggiunti i 30 milioni (la metà della popolazione target) con almeno una dose di vaccino, bisognerà aspettare 3 settimane per avere una buona protezione, allora è chiaro che anche la mascherina all’aperto dove non c’è assembramento credo sia sensato mettersela in tasca e rimettersela in faccia quando c’è assembramento e rischio”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a 24 Mattino su Radio 24.

L’INCENTIVO DEL GREEN PASS, ANCHE DOPO PRIMA DOSE SE VERIFICATI ANTICORPI

Secondo Sileri “per la quota di persone che non vuole vaccinarsi serviranno campagne di informazione. Ma attenzione, la presenza di un Green Pass, che ti consente la mobilità, di muoverti, sarà un ulteriore stimolo alla vaccinazione”.

Sull’ipotesi del rilascio del “passaporto verde” a chi ha ricevuto una dose aggiunge: “sono favorevole, ma a una condizione. Bisognerà comunque verificare, con il test sierologico, se la persona che ha ricevuto la prima dose abbia effettivamente sviluppato gli anticorpi in modo consistente. A quel punto, è giusto rilasciare il green pass”.

ITALIA BIANCA, COME UK, TRA 2-3 SETTIMANE

“Capisco le persone e il bisogno di ricominciare a fare una vita normale, serve ancora pazienza per 2-3 settimane, aspettare che si concludano le vaccinazioni di tutti gli over 80 e che si arrivi a 30 milioni di italiani coperti con almeno la prima dose di vaccino”. Così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, su ‘Il Corriere della sera’, dove si richiama alla prudenza e all’attenzione perché “in giugno anche noi saremo come la Gran Bretagna”.

E su ‘Il Messaggero’ si spinge a dire che per metà giugno l’Italia si aspetta che ci siano 30 milioni di persone già con prima dose e il Paese possa essere in bianco. Nel frattempo – osserva – bisogna “continuare a rispettare le regole: mantenere la mascherina; rispettare il distanziamento; pulire sempre le mani; non assembrarsi”.

SLITTAMENTO COPRIFUOCO A MEZZANOTTE E RISCHI

“L’unica cosa che temo davvero è che vaccinati anche i trentenni, si penserà che il virus sia scomparso e in pochi sotto i 30 anni si vaccineranno”, fa presente dicendo che per la vaccinazione ai più piccoli “dipende dal lavoro di ricerca delle aziende farmaceutiche, ma forse per settembre potrebbe far partire la vaccinazione anche dei 12-16enni”.

Su ‘Il Messaggero’ chiede di “riaprire anche se i contagi dei giovani cresceranno” e sul coprifuoco dice che “tra due settimane il limite delle 22.00 si potrà spostare” ribadendo che “l’indice Rt deve pesare di meno”.

Ecco cosa si aspetta: “Entro due settimane tutte le Regioni in fascia gialla e il coprifuoco alle mezzanotte. E i ristoranti potranno lavorare anche al chiuso. A metà giugno, quando 30 milioni di italiani avranno ricevuto la prima dose, allora vedremo anche Regioni in fascia bianca”. Poi fa presente che i contagi “con le riaperture aumenteranno, nelle prossime settimane, i nuovi positivi, ma solo per le fasce di età più giovani, come avvenuto nel Regno Unito e in Israele”. Dobbiamo “comunque vigilare e a questo, lo ripeto, serve il sistema dei colori. E soprattutto questa estate dovremo fare di tutto per convincere anche i più giovani a vaccinarsi”.

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