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Covid, in Italia confermati 22 morti correlabili ai vaccini

“Solo 22 eventi avversi gravi con esito fatale sono risultati correlabili alla vaccinazione anti-Covid“: lo ha annunciato Pasquale Marchione, dell’Ufficio Gestione dei segnali dell’Aifa, nel corso della presentazione del Rapporto annuale Aifa sulla sicurezza dei vaccini anti-COVID-19.

“Si tratta di 2 eventi sistemici, 10 trombosi e 10 fallimenti vaccinali in pazienti fragili per cui i pazienti si sono infettati e deceduti per Covid”, ha aggiunto. Tra gli eventi avversi si segnalano “456 eventi dopo la prima dose, 267 dopo la seconda e 35 dopo la terza, con un’età media di 79 anni“.

In 5-16enni 28 alert eventi avversi post vaccino ogni 100mila dosi

In merito alle vaccinazioni anti-Covid nei minori di età dai 5 ai 16 anni, al 26 dicembre 2021 risultano somministrate 4.178.361 dosi, di cui l’87,5% è rappresentato dal vaccino di Pfizer/BioNTech Comirnaty* e il 12,5% da Spikevax* di Moderna. Il 96% delle dosi è stato somministrato nella fascia di età 12-16 anni (oltre 4 milioni) e il 4% nella fascia 5-11 (172.890 dosi). Al 26 dicembre sono state registrate complessivamente nella Rete nazionale di farmacovigilanza (Rnf) 1.170 segnalazioni di sospette reazioni avverse nella popolazione pediatrica, che rappresentano l’1% (1.170/117.920) di tutte le segnalazioni presenti nella Rete riguardo ai vaccini Covid alla data considerata. Il tasso di segnalazione è pari a 28 eventi ogni 100.000 dosi di vaccino. E’ il quadro che emerge dal ‘Rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti Covid-19’, presentato oggi dall’Agenzia italiana del farmaco Aifa.

Nei bambini e nei ragazzi gli eventi avversi più frequentemente segnalati sono febbre, cefalea, stanchezza e vomito; il 69% delle reazioni si sono risolte completamente o erano in miglioramento già al momento della segnalazione. L’Aifa precisa che i tassi di segnalazione nella fascia d’età 5-11 “sono preliminari” e al momento non emergono particolari problemi di sicurezza. Secondo i dati riportati per la fascia 5-16, il 79% (919/1.170) delle segnalazioni corrisponde a segnalazioni post vaccino Comirnaty e il 21% (251/1.170) a segnalazioni da vaccino Spikevax, indipendentemente dalla fascia di età di appartenenza del paziente pediatrico e dal numero della dose.

Nel database sono emerse 3 segnalazioni di sospette reazioni avverse, non gravi, manifestatesi a seguito della somministrazione di vaccini a vettore virale (2 Janssen, 1 Vaxzevria* AstraZeneca) in pazienti pediatrici di 12-16 anni: una deriva da prescrizione in regime off label, una da errore terapeutico e in una non è chiara l’identificazione del vaccino riportato come sospetto. Tali segnalazioni sono state escluse dall’analisi dei dati. Il tasso di segnalazione è pari a 28 eventi ogni 100.000 dosi di vaccino somministrate nella fascia pediatrica 5-16 anni, indipendentemente dalla tipologia di vaccino e dalla valutazione del nesso di causalità. Tale tasso risulta inferiore rispetto a quello riscontrato nella popolazione generale (109 eventi ogni 100.000 dosi somministrate). Il 76% delle segnalazioni (889 schede), indipendentemente dal vaccino somministrato, è stato classificato come non grave e il 24% (278 schede) come grave; in 3 segnalazioni la gravità non è stata definita.