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Allarme nuova variante in Inghilterra, “Più contagiosa della Delta”

Dalla Gran Bretagna arriva un nuovo allarme: l’aumento di contagi, che fino a qualche giorno fa sembrava inspiegabile, pare sia dovuto ad sottovariante del ceppo Delta essere fino al 10% più contagiosa. Il nome scientifico è AY.4.2. 

L’ex commissario per gli alimenti e i farmaci Scott Gottlieb: “Servono ricerche urgenti per capire se questa Delta Plus sia più trasmissibile e abbia una possibile capacità di arginare l’immunità dei vaccini

Francois Balloux, direttore dell’University College London Genetics Institute, ha dichiarato: “E’ un ceppo potenzialmente più infettivo, che non è ancora confrontabile con quello che abbiamo visto con Alpha”.

I NUMERI

Ieri infatti c’era stato nuovo record da metà luglio dei contagi da Covid nel Regno Unito, che toccano nelle ultime 24 ore il picco di 49.156 su circa un milione di test. Eppure, la stragrande maggioranza delle persone è vaccinata.

Per fortuna, per il momento, è sostanzialmente stabile invece per ora e sotto il livello di guardia il totale dei ricoveri negli ospedali, fermi attorno a 7.000 grazie ai vaccini, mentre i morti calano a 45 contro i 57 di ieri, seppure alleggeriti il lunedì dalla consueta raccolta statistica ritardata di parte dei dati del weekend.

Il governo di Boris Johnson ha riconosciuto peraltro oggi, per bocca di un portavoce di Downing Street, che il Regno rischia di avere di fronte a sé un periodo invernale “impegnativo”. 

IL MONITO DI CRISANTI

Senza terza dose, l’Italia rischia di fare la fine dell’Inghilterra. E’ chiaro il monito lanciato da Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia all’Università di Padova.

“Arrivare al 90% dei vaccinati garantirebbe un equilibrio che con la terza dose potrebbe diventare buono, altrimenti c’è il rischio inglese”, sono queste le parole con cui il professor Crisanti ha lanciato un avvertimento, sottolineando l’importanza della dose aggiuntiva di vaccino.

L’esperto è infatti certo che anche in Italia calerà l’immunità di cui stanno godendo le persone, proprio come sta accadendo in Gran Bretagna, per questo motivo è necessario sottoporsi alla terza dose del vaccino, come dimostrano diversi studi secondo i quali “dopo sei mesi la protezione contro l’infezione cala dal 95 al 40% e contro la malattia grave dal 90 al 65. Il richiamo è il completamento della protezione. Non sappiamo quanto duri, ma in altre vaccinazioni vale per anni. Il green pass, però, è lo strumento giusto”.