Covid, Parisi (Sapienza), "Individuare subito varianti virus" - QdS

Covid, Parisi (Sapienza), “Individuare subito varianti virus”

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Covid, Parisi (Sapienza), “Individuare subito varianti virus”

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domenica 31 Gennaio 2021

Far partire subito un’organizzazione decentrata per ottenere le sequenze del virus sarsCoV2 in circolazione per individuare le varianti e un piano vaccini che stabilisca le priorità nell’accesso e preveda anche una registrazione di eventuali casi di reinfezione. Queste le priorità indicate dal fisico Giorgio Parisi, dell’Università Sapienza di Roma, per riuscire ad avere il controllo della circolazione del virus alla vigilia dell’ingresso in zona gialla della maggior parte delle regioni italiane.

“In Italia è ancora completamente assente la sorveglianza sul tipo di virus che circola, in quando nel nostro Paese sono stati analizzati solo pochi genomi virali. Questo – ha detto Parisi all’ANSA – preoccupa perché potrebbe esserci un piccolo numero di persone che potrebbe ammalarsi dopo il vaccino ed è essenziale che in questi casi venga fatta l’analisi del virus. Sarebbe della massima urgenza”, anche per avere i primi dati sull’intervallo di tempo ottimale fra la somministrazione della prima dose e il richiamo.

Secondo Parisi “bisognerebbe fare anche le analisi della sequenza genetica del virus a campione nella popolazione generale per capire se ci sono varianti che stanno sfuggendo al vaccino“. Il problema, osserva, è che “queste analisi richiedono tempo” e si tende a non farle. Per questo “è importante che lo Stato investa immediatamente in un piano che organizzi questi test, magari con incentivi ai laboratori che sono in grado di farli”.

L’altra urgenza indicata dal fisico riguarda il piano vaccinale: “è fondamentale che questo venga modificato prima possibile, in modo che le Regioni sappiano a chi devono dare il vaccino di AstraZeneca”, che ha avuto il via libera dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) con l’indicazione per l’utilizzo preferenziale dai 18 ai 55 anni e che può essere somministrato con facilità anche fuori dagli ospedali.

Per Parisi bisognerebbe individuare prima possibile le categorie da vaccinare a partire da quelle che sono a contatto con il pubblico: “è necessario che qualcuno nella cabina di comando prenda velocemente le decisioni”.

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