Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, intervenuto a Caltanissetta per l'inaugurazione della nuova "Area parto" dell'ospedale Sant'Elia
“Il virus c’è ancora. Tutti quelli che profetizzano un’uscita dalla pandemia, nell’arco delle prossime settimane o nei prossimi mesi, non dicano delle cose che sono smentite dai fatti. E sono fatti anche quelli che vedono un’occupazione dei reparti ospedalieri quasi al 90% per i soggetti non vaccinati. Quindi i teorici dei no-vax probabilmente dovrebbero fare una passeggiata in una terapia intensiva e conoscere il dramma di chi non si è vaccinato”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, intervenuto a Caltanissetta per l’inaugurazione della nuova “Area parto” dell’ospedale Sant’Elia. Sull’andamento dei contagi e la possibilità che la Sicilia possa finire in zona gialla Razza ha aggiunto: “Ho imparato a non fare previsioni. La Sicilia ha bisogno di essere attenta ai prossimi giorni e quindi a far procedere le vaccinazioni, a spiegare a tutti che la terza dose non è una scelta ma deve diventare un dovere civico verso gli altri e soprattutto adottando delle misure tempestive. Ieri il presidente Musumeci ha adottato delle misure su alcuni comuni. E’ il segnale che il monitoraggio è costante”.
“Gli ospedali sono tutti in cantiere. Il livello di arretratezza dell’edilizia sanitaria siciliana era conosciuta prima di tutto dagli utenti. Adesso siamo ad un buon punto però ancora abbiamo tante cose da fare. A Caltanissetta in particolare ci saranno ulteriori interventi che riguarderanno non solo il capoluogo ma anche la città di Gela dove si sta lavorando, Mazzarino dove c’è un progetto importante, e San Cataldo dove si sta lavorando al polo oncologico”.
Razza ha anticipato che le inaugurazioni di altri reparti continueranno in questi giorni a Catania e in altri posti della Sicilia. “E’ un programma che ha bisogno dei tempi necessari, il coronavirus ha creato qualche difficoltà ma si procede a ritmo serrato. Siamo al 21esimo mese dall’inizio del coronavirus, quindi riuscire a mantenere una tabella di marcia, nonostante un’emergenza planetaria, penso sia un risultato apprezzabile”.