Ricoveri Covid ancora in aumento in Italia, sia nelle terapie intensive sia negli altri reparti. Secondo il monitoraggio settimanale Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, “il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 2,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 ottobre), rispetto al 1,8% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 6 ottobre); il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 10,0% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 ottobre), rispetto all’8,2% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 6 ottobre)”.
Questa settimana salgono a 6, rispetto alle 4 della settimana scorsa, le regioni/province autonome italiane con ricoveri Covid sopra la soglia d’allerta del 15%. L’occupazione in area medica supera questo dato in Calabria (16%), Pa di Trento (17,2%) e Friuli Venezia Giulia (17,5%), a cui si aggiungono Pa di Bolzano e Umbria con dati superiori al 20% (23,6% e 26,6% rispettivamente), e la Valle d’Aosta con un picco del 56,7%. Lo riporta la tabella degli indicatori decisionali su incidenza, aree mediche e intensive, con i dati del monitoraggio Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, visionata dall’Adnkronos Salute.
Relativamente alle terapie intensive, l’occupazione più alta si registra in Friuli Venezia Giulia (6,3%) e Pa di Bolzano (6%). Sopra il 3%, ma tutte sotto il 4%, ci sono Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Pa di Trento, Piemonte (3%), Toscana e Veneto.