Covid, sequestrate duemila pillole cinesi "miracolose" - QdS

Covid, sequestrate duemila pillole cinesi “miracolose”

redazione web

Covid, sequestrate duemila pillole cinesi “miracolose”

giovedì 14 Gennaio 2021

Un cocktail a base di erbe che prometteva di alleviare i sintomi del coronavirus nel blitz dei Nas che ha portato alla scoperta di 437 farmaci illegali in tutt'Italia

Da creme per il corpo a medicinali contro il raffreddore, fino a pillole contenenti un cocktail di erbe per alleviare i sintomi del Covid-19.

Sono 437 le confezioni di farmaci illegali, vendute sottobanco in negozi della comunità asiatica sequestrate dai Carabinieri del Nas.

Di queste, 88 scatole, per un totale di circa duemila pillole, contenevano un preparato noto nell’ambito della medicina tradizionale cinese e molto usato dalla comunità orientale come arma contro il coronavirus.
Privi dell’autorizzazione all’immissione in commercio e di indicazioni in lingua italiana, i farmaci non venivano venduti in farmacia, ma in supermarket e alimentari in varie zone d’Italia.

“Le indagini sono iniziate quando ci è arrivata la notizia che nella comunità cinese dell’Esquilino girava molto questo farmaco che veniva comunemente utilizzato dalla comunità cinese per prevenire il contagio o per curare il covid-19”, spiega il Gruppo dei Nas di Roma.

“Le indagini hanno permesso di scoprire che il medicinale era venduto in scatole da 24 compresse e per un prezzo intorno ai venti euro a confezione. Si tratta di un cocktail principi attivi di tipo naturale ben noti in Cina per contrastare sintomi come malessere, febbre, raffreddore, tosse e ‘per liberare i polmoni’, come indicato in etichetta”.

Cosa contenga di preciso ancora non è noto ma quel che è certo è “il farmaco è privo di tracciamento e non è stato sottoposto ad alcuna verifica da parte delle competenti Autorità regolatorie riguardo all’efficacia e sui possibili effetti collaterali. Tutti elementi che costituiscono un grave rischio per la salute dei cittadini”.

I titolari degli esercizi commerciali sono stati segnalati alle competenti autorità giudiziarie perché ritenuti responsabili dell’esercizio abusivo della professione di farmacista in assenza del previsto titolo abilitativo e per aver avviato un’attività di vendita di medicinali non autorizzata.

L’operazione, realizzata dai Carabinieri del Nas di Roma, è stata supportata dal Nucleo Carabinieri dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e dal Nas di Firenze, nell’ambito del monitoraggio sulla vendita di farmaci clandestini per la cura del covid-19, un mercato fiorito in parallelo alla pandemia.
Quest’ultimo blitz va ad aggiungersi a una serie di altre operazioni effettuate negli ultimi mesi dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute sempre nell’ambito della vendita di farmaci illegali che hanno preso di mira il cyber crime, portando alla chiusura di decine e decine di siti web utilizzati per vendere illegalmente medicinali anti-covid, come antivirali e idrossiclorochina.

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