“Nelle Regioni e Province autonome italiane si registra un aumento dei valori dell’incidenza e della prevalenza. L’indice di positività al test è pari al 9,36%, risulta positivo, dunque, circa 1 paziente su 11 nuovi soggetti testati”.
A farlo sapere è Americo Cicchetti, direttore dell’Alta Scuola di Economia e l’indicatore di stress elaborato da Altems, che consente di stimare il rischio di una regione in base sia ai nuovi casi sia alla percentuale di vaccinati in regione, nella settimana 3-9 settembre, “mostra un valore medio nazionale pari a 0,47 (con un’incidenza media settimanale pari a 62 nuovi casi ogni 100.000 ab. e il 67% di vaccinati rispetto alla popolazione residente), con valori differenti tra le Regioni.
La regione con il rischio di soglia in zona gialla più elevato è la Sicilia (rischio di permanere in questa fascia) con un indice di stress pari a 1,3, un’incidenza media settimanale pari a 145 nuovi casi ogni 100.000 abitanti e il 59% di vaccinati rispetto alla popolazione residente; a seguire, la PA Bolzano con un indice di stress pari a 0,82, un’incidenza media settimanale pari a 82 nuovi casi ogni 100.000 abitanti e il 58% di vaccinati rispetto alla popolazione residente; al contrario la regione con il rischio di soglia in zona gialla più basso è la Valle d’Aosta con un indice di stress pari a 0,16, un’incidenza media settimanale pari a 18 nuovi casi ogni 100.000 abitanti e il 63% di vaccinati rispetto alla popolazione residente”.
Per Altems, riguardo la letalità (rapporto decessi su positivi), nell’ultima settimana il dato più elevato si registra in Campania pari a 4,15 x 1.000 e in Sicilia pari a 3,44 x 1.000.