Sanità

Covid, Sicilia verso zona arancione, “È corsa contro il tempo”

Peggiorano sensibilmente i dati relativi ai contagi e ai ricoveri dei pazienti Covid anche in Sicilia. L’Italia si prepara a una nuova stretta che potrebbe arrivare già il 23 dicembre. Intanto gli ospedali vengono preparati al peggio e l’ipotesi della zona arancione si fa sempre più vicina.

Italia verso zona arancione

“Temo di sì, ci stiamo avvicinando, perché continua ad aumentare l’occupazione dei posti ospedalieri”. Così Guido Rasi, consulente scientifico del commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo, ha riposto alla domanda se l’Italia si sta avvicinando alla zona arancione durante la trasmissione ‘Mezz’ora in più’.

La campagna vaccinale

“E’ fondamentale dunque fare subito le terze dosi. I vaccini ci sono e la campagna sta procedendo bene ma – ha aggiunto – è una corsa contro il tempo”.

L’incognita della variante Omicron

La variante Delta è “in qualche modo sotto controllo con le terze dosi per quanto riguarda la prevenzione della malattia grave e dell’infezione, ma la Omicron potrebbe sparigliare completamente le carte”. Cosi Guido Rasi, consulente scientifico del commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo, alla trasmissione ‘Mezz’ora in più’. “Le prime osservazioni che ci arrivano dall’Imperial College di Londra – ha spiegato – ci dicono che due dosi di vaccino rendono al 20-50% di protezione per la forma di malattia sintomatica da Omicron mentre le tre dosi proteggono dal 50 al 70% per le forme sintomatiche ma ancora non è chiara quale sarà la protezione dall’infezione”. Oggi, ha aggiunto, “il green pass ha dunque la validità che sappiamo, ma tra un mese potrebbe essere ripensato. Se la Omicron buca il vaccino significa che è completamente un altro virus. Adesso questo green pass ha un senso ma con un’altra variante completamente diversa le cose possono cambiare”.